BENI DI LUSSO E COLLEZIONI DI OPERE D’ARTE: QUALI STRATEGIE DI PROTEZIONE
13.02.2024
Matteo Rinaldi
GESTIONE E TUTELA PATRIMONIALE DELLE COLLEZIONI DI OPERE D’ARTE E BENI DI LUSSO
L’articolo si apre con un elogio di un’opera artistica di mia figlia, Rachele Rinaldi, nata nel 2006, e approfondisce un tema di grande fascino in Italia: il collezionismo d’arte e beni di lusso. Questa forma di apprezzamento artistico, nata da passione e anche come forma d’investimento, può trasformarsi in un vero e proprio impegno a lungo termine.
Per assicurare che il valore di collezioni d’arte e beni di lusso sia custodito per le future generazioni, molte famiglie e imprenditori ricercano una tutela efficace. Questi preziosi beni familiari, spesso arricchiti da continue acquisizioni e trasmissioni ereditarie, necessitano di una gestione patrimoniale attenta e di strategie di successione ben ponderate.
Chi possiede ricchezze significative come immobili, liquidità, beni d’arte e di lusso, aspira a proteggerle dall’eventuale aggressione di creditori, accrescerne il valore nel tempo, pensando anche alla futura eredità.
Diventa pertanto fondamentale:
- Proteggere l’integrità dell’insieme patrimoniale per preservarne il valore complessivo e prevenire la frammentazione;
- Mantenere indipendenza nelle decisioni d’investimento e affidare in seguito la gestione a eredi preparati o a professionisti qualificati;
- Ridurre i carichi fiscali in occasione della successione;
- Garantire che il passaggio di beni sia limitato ai discendenti, evitando dispersioni tra coniugi o altri familiari;
- Evitare contese tra eredi che potrebbero compromettere l’unità e la valorizzazione del patrimonio artistico e dei beni di pregio;
- Consentire agli eredi di beneficiare dell’eredità come risorsa finanziaria, senza la necessità di liquidare forzosamente opere d’arte, beni di lusso e immobili.
Le vie tradizionali di trasferimento patrimoniale, come disposizioni testamentarie o donazioni, non sempre soddisfano queste esigenze. La donazione può privare il donatore del potere decisionale, mentre il testamento non semplifica il trasferimento anticipato dei beni per conservarne l’integrità.
LA SOCIETA’ SEMPLICE NELLA GESTIONE DEL PATRIMONIO DEI BENI DI VALORE
È in questo contesto che la Società Semplice può emergere come soluzione strategica, consentendo una maggiore elasticità e controllo nella gestione e nella successione del patrimonio mobilare.
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La pianificazione patrimoniale e successoria per una collezione d’arte o beni di valore mira alla loro protezione e valorizzazione nel tempo, oltre che alla gestione oltre la vita. La famiglia proprietaria dei beni si impegna a conservare l’unità della collezione e a ottimizzare l’aspetto fiscale, valorizzando ciò che è stato accumulato.
La preoccupazione primaria è come trasmettere il patrimonio e la passione per l’arte agli eredi. Anche di fronte a un erede appassionato, è cruciale conoscere e rispettare le norme di successione che possono complicare o vanificare il trasferimento unitario della raccolta. Nonostante le normative successorie rigide, esiste una soluzione vincente che permette di gestire, proteggere e valorizzare una collezione d’arte e beni di lusso. Questo strumento di tutela da noi largamente utilizzato è sicuramente la Società Semplice, definita come una “cassaforte di famiglia“ per la sua utilità in questi contesti di tutela.
La pianificazione patrimoniale e successoria per una collezione d’arte o beni di valore mira alla loro protezione e valorizzazione nel tempo, oltre che alla gestione oltre la vita. La famiglia proprietaria dei beni si impegna a conservare l’unità della collezione e a ottimizzare l’aspetto fiscale, valorizzando ciò che è stato accumulato.
LA SOCIETA’ SEMPLICE: SOLUZIONE VINCENTE PER COLLEZIONI D’ARTE E BENI DI LUSSO
Esplorando le peculiarità della Società Semplice, è fondamentale capire come essa faciliti l’efficace Tutela Patrimoniale e la trasferibilità di collezioni artistiche e beni di lusso. In quanto entità giuridica focalizzata su attività non commerciali, la Società Semplice eccelle nella gestione di beni come immobili e opere d’arte, nonché nella gestione della liquidità e delle partecipazioni sociali.
I soci possono conferire nella Società Semplice risorse “economicamente valutabili”, che possono variare da denaro a beni di varia natura, in modo da acquisire e mantenere lo status di membro della società.
La figura del “socio d’opera” emerge come un contributo speciale all’interno della società, dove un individuo può offrire la propria competenza lavorativa, manuale o intellettuale, in cambio di una partecipazione agli utili. Un esempio pratico sarebbe un Art Advisor che fornisce guida e sorveglianza sulla gestione e la futura distribuzione della collezione artistica.
Nonostante le quote dei soci siano generalmente proporzionali ai loro conferimenti, la struttura consente una personalizzazione dei diritti, sia amministrativi che di Tutela Patrimoniale, all’interno dell’accordo societario.
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Attraverso la versatilità dei conferimenti, come ad esempio un’opera d’arte di notevole valore, la Società Semplice permette di mantenere l’unità della proprietà, la gestione e la trasmissione dei beni, offrendo nel contempo soluzioni di governance estremamente adattabili. Questa flessibilità si traduce in una vasta gamma di possibilità per i soci di definire e modificare le condizioni del contratto sociale, in base alle necessità e ai desideri dei partecipanti.
Per quanto concerne la costituzione di una Società Semplice, non è richiesta una forma legale particolare, a eccezione di quelle imposte dal tipo di beni conferiti. Ad esempio, per i beni immobili è necessario l’atto pubblico. L’assenza di obblighi quali la tenuta di libri sociali o la pubblicazione del bilancio, contribuisce alla Tutela Patrimoniale e alla “Riservatezza”, aspetto di rilievo per gli appassionati e gli addetti ai lavori nel settore dell’arte.
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L’utilizzo della Società Semplice nel contesto della Tutela Patrimoniale, soprattutto per quanto riguarda le collezioni di opere d’arte, offre svariati vantaggi.
Una volta integrate le opere d’arte nel patrimonio della Società Semplice, i soci hanno la possibilità di cedere le proprie quote, secondo le condizioni e le modalità definite dal “contratto sociale”, sia a eredi che a soggetti terzi.
Con una adeguata strategia è possibile contemplare nei Patti Sociali della Società Semplice vari scenari che la legge mette a disposizione in caso di morte di un socio o di grave impedimento, con particolare attenzione al significato della sua presenza nella società e alle sue qualità personali.
Il contratto può prevedere diverse opzioni per lo scioglimento: da un lato, gli eredi potrebbero ricevere una quota di liquidazione della società mentre, dall’altro, potrebbe verificarsi l’acquisizione della quota del socio defunto da parte dei soci residui, i quali provvedono alla liquidazione del valore agli eredi, o infine la possibilità che la società prosegua con gli eredi del socio deceduto.
ALCUNE CONSIDERAZIONI SUGLI ASPETTI FISCALI
Quando si parla di Tutela Patrimoniale, è cruciale tenere in considerazione gli aspetti fiscali legati alle Società Semplici. Il trasferimento di quote attraverso successione o donazione incide fiscalmente con aliquote che variano (dal 4% all’8%) a seconda del grado di parentela.
Per la valutazione dell’imponibile, si adotta il valore netto dei beni della Società Semplice all’apertura della successione, come emerso dall’ultimo bilancio o, in mancanza, dal valore commerciale diminuito dei debiti.
Per la Società Semplice senza bilancio o inventario, l’Amministrazione finanziaria ha stabilito un meccanismo di valutazione “automatica” per alcuni immobili, esclusi quelli destinati all’edificazione. Questa procedura è particolarmente rilevante per donazioni e successioni, incidendo sulla Tutela Patrimoniale degli interessati.
Resta oggetto di dibattito l’applicabilità di agevolazioni fiscali secondo l’art. 3, comma 4-ter, del D.Lgs. n. 346/1990, che, con il rispetto di specifici requisiti, prevede l’esenzione dalle imposte su successioni e donazioni per i trasferimenti di aziende, quote o azioni aziendali, realizzati anche attraverso Patti di Famiglia, a favore di discendenti o del coniuge dell’imprenditore o del detentore delle quote.
CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
Giungendo alle conclusioni, è evidente come il trasferimento di collezioni artistiche e beni di lusso ai propri discendenti, garantendo gli obiettivi del collezionista, quali prevenire la perdita di valore e preservare l’unità della raccolta, sia realizzabile mediante strumenti quali la Società Semplice.
Ogni articolo collezionato è un esemplare unico, e similmente, ogni strumento di Tutela Patrimoniale possiede caratteristiche distintive. È fondamentale, dunque, un dialogo aperto tra il collezionista e il Consulente per identificare le necessità specifiche e confezionare una soluzione personalizzata che rispetti le varie esigenze del cliente-collezionista, inclusi gli aspetti fiscali legati a ciascuna decisione.
Nella pratica, la Società Semplice emerge come una soluzione ideale per la gestione coesa delle collezioni d’arte e beni di lusso, consentendo al collezionista di esercitare controllo completo sulla collezione. Attraverso una struttura societaria personalizzata, è possibile stabilire chi fra gli eredi avrà la carica di amministratore o, in alternativa, nominare un fiduciario competente come socio-amministratore con una partecipazione minima, per valorizzare e preservare la collezione in presenza di disaccordi tra gli eredi.
Nonostante ciò, optando per la Società Semplice come meccanismo di Tutela Patrimoniale, si devono esaminare con precisione la governance e le regole che disciplinano le relazioni e i possibili contrasti tra gli eredi. È inoltre rilevante considerare che soddisfare le future necessità finanziarie degli eredi tramite la liquidazione di parti della collezione potrebbe risultare meno pratico con questa tipologia organizzativa.
Essenziale, inoltre, nell’ambito della Tutela Patrimoniale mediante la Società Semplice, è l’analisi delle normative attinenti alla legittima successione, per assicurare una corretta trasmissione del patrimonio ai discendenti, salvaguardando le attese e i diritti di tutti i membri della famiglia, inclusi i consorti dei discendenti.
Considerando gli aspetti menzionati, è chiaro percepire la Società Semplice come uno strumento estremamente versatile e adattabile, che offre ai soci la sicurezza di una gestione unitaria del patrimonio, specialmente in riferimento a inestimabili collezioni d’arte e beni di lusso..
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Matteo Rinaldi è rinomato in Italia per la sua straordinaria creatività giuridica e la sua abilità nel gestire le complessità del mondo imprenditoriale. I servizi offerti includono consulenza per la formazione di gruppi societari, operazioni straordinarie sul capitale, e pianificazione e protezione patrimonio. Inoltre, Matteo Rinaldi fornisce consulenza societaria, fiscale, successoria, finanziaria e per le acquisizioni di pacchetti azionari.
Spesso, come imprenditori, ci si concentra principalmente sulle attività produttive, trascurando la gestione dei beni mobili e immobili, delle risorse finanziarie e degli asset assicurativi o previdenziali. Senza un progetto e una visione d’insieme, che solo un professionista con un rispettabile Track Record può offrire, le risorse patrimoniali rischiano di essere erose da fattori esterni. Rischi d’impresa, aggressioni da parte di terzi e pressione fiscale possono compromettere i frutti di anni di lavoro. Attraverso scelte corrette e oculate, è possibile evitare di vanificare anni di attività.
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