Le Holding in Italia rappresentano un pilastro fondamentale per la gestione e la strategia aziendale all’interno dei gruppi societari. L’introduzione del regime della Partecipation Exemption (PEX) ha rafforzato il ruolo delle Holding, offrendo un sistema vantaggioso per la tassazione di dividendi e capital gain provenienti dalle società affiliate.
Questo regime si traduce in un’opportunità per ottimizzare il carico fiscale associato ai flussi finanziari interni, come dividendi, interessi – ad esempio quando la Holding eroga finanziamenti alle imprese del gruppo – royalties derivanti da licenze, marchi e brevetti, e i costi per servizi di gestione e coordinamento centralizzati. La funzione principale di una Holding, oltre alla gestione strategica, è la protezione e la crescita del patrimonio societario.
In questo approfondimento, ci proponiamo di esplorare dettagliatamente il concetto di Holding e le sue varie applicazioni, per fornire un quadro chiaro del loro ruolo imprescindibile all’interno dell’economia aziendale italiana.
CREARE UN GRUPPO SOCIETARIO
La creazione di un gruppo societario può offrire molteplici vantaggi per gli imprenditori che desiderano diversificare le proprie attività e investire in settori nuovi e promettenti al fine di migliorare la redditività aziendale.
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L’acquisizione di una società fornitrice può rappresentare un’opportunità strategica per ridurre i costi e massimizzare i profitti, mentre la separazione delle attività commerciali da quelle immobiliari consente di ottimizzare ulteriormente la gestione aziendale. La valutazione dettagliata della situazione e l’analisi delle opportunità di ottimizzazione societaria rappresentano elementi cruciali per il successo di un gruppo societario.
SCHEMA GRUPPO

IL VANTAGGIO COMPETITIVO DELLA HOLDING NEL SISTEMA SOCIETARIO
Implementare una Holding come fulcro del sistema societario è strategico per la gestione ottimale del patrimonio e per la mitigazione dei rischi aziendali. Nella struttura presentata, la Holding ALFA esercita il controllo con una partecipazione del 70% nella società BETA, detiene il pieno controllo di GAMMA e, attraverso la Sub-Holding DELTA, estende la sua influenza a LAMBDA.
L’adozione di una struttura a Holding consente di massimizzare l’efficienza della gestione aziendale e di beneficiare di flussi finanziari ottimizzati e agevolazioni fiscali. La strategia di incorporare beni strategici come partecipazioni, sostiene la crescita e la capitalizzazione dell’intero gruppo.
L’ideazione di una nuova Holding di partecipazione del gruppo può trasformare significativamente l’assetto proprietario. Questa entità Holding potrebbe gestire attivi cruciali quali immobili, beni immateriali come marchi e brevetti, e, crucialmente, partecipazioni nelle società operative. La Holding diventa il cuore pulsante del gruppo, coordinando il patrimonio e l’attività operativa, mitigando il rischio d’impresa.
Proseguendo la lettura, scoprirai tutte le informazioni chiave per valutare l’opportunità di istituire una Holding per la tua realtà aziendale.
LA HOLDING: PROTEZIONE DEL PATRIMONIO E PASSAGGIO GENERAZIONALE
La costituzione di una Holding si pone come una mossa tattica fondamentale per l’amministrazione e il controllo di un conglomerato di aziende. Implementare una Holding presenta benefici specifici come la pianificazione fiscale mirata, la salvaguardia del patrimonio aziendale e la successione organizzata all’interno di una famiglia imprenditoriale. Grazie al potere di gestione, che può essere legale o effettivo, è possibile detenere un’influenza predominante sulle strategie di business.
Gli investimenti effettuati dai soci nella Holding, che possono essere finanziari o in natura, sono decisioni di significativa portata con effetti finanziari e fiscali a lungo termine. Canalizzare i profitti dalle entità operative verso la Holding garantisce la capacità di reinvestimento per la crescita aziendale.
La funzione principale della Holding, che in questo contesto viene in evidenza è quella di protezione del patrimonio. Quando i componenti della Holding fanno parte della stessa famiglia, possono controllare in modo diretto il patrimonio.
Inoltre, ogni società controllata gestisce autonomamente il proprio capitale senza incidere su quello della capogruppo, creando una netta separazione tra le società. Attraverso la Holding si realizza il passaggio generazionale. Gli imprenditori che hanno trascorso una vita a lavorare per la costruzione di un patrimonio tengono al fatto che questo non venga sgretolato alla loro morte.
Il passaggio generazionale è quel momento in cui una generazione di gestori e amministratori succede alla precedente, nella gestione dell’impresa. In genere, questa si realizza con la successione tra padre e figlio. Come vedremo di seguito, è possibile ottenere anche dei vantaggi di carattere fiscale.
VANTAGGI FISCALI
Sicuramente un aspetto di particolare rilievo è quello del profilo fiscale che si ottiene con la costituzione di una Holding. Tra i numerosi vantaggi, possiamo far riferimento allo sfruttamento del regime della Participation Exemption (PEX), alla possibilità di godere del consolidato fiscale o dell’Iva di gruppo, all’opportunità di sfruttare i finanziamenti infragruppo e alla tassazione agevolata sui dividendi.
Vediamo insieme questi vantaggi con maggiore dettaglio.
– REGIME DELLA PARTECIPATION EXEMPTION (PEX)
Il regime fiscale delle Holding prende il nome di PEX (da Participation Exemption). Rispettando appositi requisiti, questo regime consente di ottenere una detassazione sulla plusvalenza, che viene generata nel momento in cui si cedono le quote o le partecipazioni. Ad esempio, grazie a questo sistema è possibile pagare l’IRES , che è dovuta dalla Holding alla stregua di tutte le società di capitali, in relazione ad un ammontare del reddito pari al solo 5% dell’utile proveniente dalle sue controllate.
Per beneficiare del regime della PEX, una Holding deve soddisfare alcuni criteri cruciali. In primo luogo, è essenziale il possesso ininterrotto della partecipazione per almeno un anno prima della cessione. In aggiunta, le partecipazioni devono essere classificate come immobilizzazioni finanziarie nel bilancio più recente.
Un ulteriore requisito richiede che la residenza fiscale delle società indirettamente partecipate, che compongono la maggioranza del valore patrimoniale dell’azienda holding, sia in uno Stato non riconosciuto come fiscalmente privilegiato. Infine, è fondamentale che la società partecipata sia impegnata in attività commerciali, conformemente a quanto stabilito dall’art. 55 del TUIR del DPR n. 917/8.
A) Consolidato Fiscale: l consolidato fiscale è un particolare regime fiscale che consente alle società di optare per una tassazione di gruppo, calcolando l’IRES di competenza in modo unitario (riunendo, nel caso delle Holding, la tassazione delle società controllate con quella della capogruppo). In sostanza tramite lo strumento del consolidato fiscale viene determinata un’unica base imponibile, e quindi un unico importo da versare, per l’intero gruppo. In questo modo, infatti, le società aderenti al consolidato possono compensare tra di loro i rispettivi crediti e debiti d’imposta.
La possibilità di optare per il regime del consolidato fiscale è disciplinata agli artt. 117-129 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi. Ai fini dell’esercizio del consolidato fiscale, si distinguono la “società controllante” (quella che effettua il consolidamento) e le “società controllate” (quelle incluse nel consolidato). La prima deve possedere una partecipazione rilevante in ogni società controllata che intenda aderire al consolidato. La normativa considera “rilevante” una partecipazione nella misura in cui consista in almeno il 50% del totale, sia in termini di maggioranza di voti in assemblea ordinaria, sia in termini di partecipazione agli utili. Sono escluse dalla possibilità di accedere al consolidato le società che già usufruiscono della riduzione dell’aliquota IRES, quelle che hanno optato per il regime di trasparenza, nonché le società soggette a fallimento.
B) IVA di Gruppo: Un’altra agevolazione prevista per le Holding è quella data dalla disciplina dell’Iva di gruppo, introdotta con il D.P.R. n. 633 del 26 ottobre 1972 (noto come “Decreto Iva”) in particolare all’art. 73 comma 3, le cui disposizioni applicative sono contenute nel D.M. del 13 dicembre 1979 (poi parzialmente modificate dalla Legge di Bilancio 2017). In base a questa disciplina, la società controllante accentra su di sé tutti gli obblighi relativi alle liquidazioni periodiche dell’Iva e al conguaglio di fine anno, in modo da compensare le eventuali posizioni creditorie con quelle debitorie. Con l’opzione dell’Iva di gruppo le imprese tra loro collegate possono infatti costituirsi come gruppo unico ed essere considerate congiuntamente, come fossero un unico contribuente, nei confronti del fisco (solo ai fini Iva). Il gruppo opererà sotto un’unica partita Iva e come unico soggetto fiscale. In sostanza, le operazioni interne al gruppo non saranno soggette ad IVA, mentre quelle verso soggetti esterni si considerano poste in essere dal gruppo e non dalla singola impresa che le ha effettuate. All’IVA di gruppo sono ammesse, in qualità di società controllanti, le società di capitali e gli enti diversi dalle società, mentre le società controllate possono essere società di capitali o di persone. La controllante deve però possedere azioni o quote per più del 50% del loro capitale.
C) Dividendi percepiti: Il principale vantaggio di una Holding è quello di poter accentrare la gestione finanziaria del gruppo. Non a caso le Holding spesso vengono definite “Cassaforte“. Questo perché la società a capo del gruppo ha la possibilità di percepire i dividendi una quasi totale detassazione. L’imponibilità è solo al 5%. Questo è quanto prevede il comma 2, dell’art. 89 del TUIR. Nel caso di Holding Estera in Paese UE, si può arrivare alla totale detassazione del dividendo distribuito. Per questa ragione, l’utilizzo di una Holding è particolarmente consigliato nel caso di gruppi a vocazione internazionale. Ad esempio una Holding di partecipazioni inglese può ricevere dividendi in esenzione di imposta da una sua società controllata italiana. Attraverso questo sistema di trasferimento dei dividendi agevolato, la Holding potrà poi decidere come gestire la liquidità accentrata: se reinvestirla nelle società controllate o se, ad esempio, distribuirla ai soci.
D) Finanziamenti Infragruppo: Un altro interessante risultato conseguibile attraverso l’utilizzo di una Holding è quello di razionalizzare la funzione finanziaria attraverso il coordinamento-accentramento della pianificazione operativa e/o strategica delle società partecipate. I finanziamenti infragruppo sono generalmente realizzati nei gruppi di società in cui non sia stato formalizzato l’accentramento della tesoreria tramite un accordo di Cash Pooling, ovvero la possibilità per la capogruppo di gestire indirettamente la finanza delle società partecipate. Questo tipo di gestione, solitamente, porta ad una migliore solidità finanziaria quando ci si interfaccia con il sistema bancario.
– TASSAZIONE: OTTIMIZZAZIONE FISCALE
Esplorare le potenzialità della Holding significa anche comprendere come essa sia una solida strategia per l’ottimizzazione fiscale. La tassazione per le società di capitali si attesta generalmente al 24% per l’IRES. Tuttavia, le Holding che rispettano determinate condizioni possono beneficiare del regime di trasparenza fiscale, un’opzione che permette di imputare la tassazione direttamente ai soci, analogamente a quanto avviene nelle società di persone. In questo caso, la distribuzione di dividendi non genera ulteriori imposte. È rilevante notare come l’articolo 89 del DPR n. 917/86 offra una quasi totale esenzione della tassazione sui dividendi, al 95%, per quelli ricevuti da altre società di capitali, incluse quelle estere.
Consideriamo un caso pratico: la vostra Holding ALFA riceve un dividendo dalla controllata BETA di 1.000€. ALFA sarà soggetta alla tassazione solo sul 5% del dividendo, il che equivale a una tassazione effettiva dell’24% su 500€. In pratica la Holding tassa i dividendi incassati all’1,2%. Questo regime fiscale, oltre ad essere estremamente vantaggioso, si applica a tutti i dividendi percepiti da partecipazioni che soddisfano i criteri PEX.
– L’IMPATTO DELL’IRAP
L’adozione della direttiva ATAD (Anti Tax Avoidance Directive) 2016/1164 ha portato a una nuova definizione di società finanziarie importante sia per la tassazione IRES che per l’IRAP. All’interno di tale categoria rientrano le holding che principalmente detengono partecipazioni in entità diverse dagli intermediari finanziari.
Secondo le normative vigenti, le Holding e altre società di capitali non bancarie o assicurative devono adottare specifici correttivi finanziari per calcolare la base imponibile IRAP. Questa si determina aggiungendo al valore della produzione la differenza tra (i) interessi attivi e proventi simili e (ii) interessi passivi e oneri simili.
Per quanto riguarda gli interessi passivi, questi influenzano il valore della produzione per il 96% del loro importo, risultando indeducibili per il restante 4%. Sia i proventi che gli oneri che derivano dall’uso di capitale, anche se non classificabili come interessi, sono considerati similari a questi ultimi.
Dal 2008, non contribuiscono più alla base imponibile IRAP delle Holding industriali elementi quali: le plusvalenze e minusvalenze derivate dalla vendita o rivalutazione di partecipazioni, i dividendi e i guadagni da partecipazione in fondi d’investimento collettivo. Per le società di partecipazione non finanziarie si applica un’aliquota IRAP del 4,65%, che può aumentare regionalmente fino a un massimo del 5,57%.
– PEX E CONSOLIDATO FISCALE
L’articolo 87 del DPR n.917/86, inoltre, prevede l’esenzione al 95% in relazione alle plusvalenze derivanti dall’alienazione di società commerciali residenti o da società estere. Questo regime fiscale di favore è applicabile a condizione che le società oggetto di cessione non siano residenti in Paesi a fiscalità privilegiata.
A differenza delle società di persone, inoltre, le società di capitali possono optare per l’applicazione del regime del Consolidato Fiscale. Un regime che consente la tassazione del reddito imponibile complessivo del gruppo derivante dalla somma degli imponibili dei singoli soggetti aderenti. In questo modo è possibile compensare gli utili e perdite realizzate nello stesso esercizio. Il regime del consolidato fiscale offre inoltre ulteriori opportunità come ad esempio la possibilità di trasferire beni plusvalenti tra le società del gruppo in sospensione di imposta.
HOLDING: LE STRATEGIE
Capire il valore di una Holding è fondamentale quando si tratta di gestire efficacemente i dividendi delle società controllate. Prendiamo ad esempio la situazione di una Holding come la BETA, la quale distribuisce un dividendo di 1.000€. Da socio al 100%, se ricevessi questo dividendo come persona fisica, subiresti una tassazione del 26%, lasciandoti con un netto di 740€ in tasca. Tuttavia, con l’introduzione di una holding, la situazione finanziaria migliora significativamente.
- La Holding ALFA percepirà il dividendo di 1.000€ da BETA, applicando una tassazione del 5%, e potrà successivamente distribuire un dividendo di 980€, già al netto di una tassazione minima.
- Quando il socio di ALFA, che è una persona fisica, riceve il dividendo di 980€, su di esso si applicherà la solita ritenuta del 26%, lasciando un netto di 730,11€.
La creazione di una Holding diventa particolarmente vantaggiosa in scenari in cui vi sono molteplici società sotto un’unica direzione sociale. In questo caso, la holding non solo protegge il patrimonio, ma facilita anche una gestione finanziaria più efficace e vantaggiosa dei dividendi.
LO SCHEMA SOCIETARIO DELLA EXO HOLDING DELLA FAMIGLIA AGNELLI
Vediamo lo schema della Holding della Famiglia Agnelli.

La galassia di Exor. Le principali partecipazioni. Quote in percentuale. (Fonte: il Sole24 ORE)
La società Holding è la Exor Holding NV, società di diritto Olandese che nasce dalla fusione della società Exor SPA incorporata nella società Exor Holding NV.Perché è stata effettuata questa operazione? In pratica, in Olanda come in altri paesi, è vigente un regime fiscale che prevede la totale esenzione da tassazione di dividendi e plusvalenze incassati dalle società partecipate. La società Holding italiana, invece, avrebbe pagato le imposte sul il 5% di dividendi e plusvalenze.
Quindi, dove costituire la tua Holding? Nel consigliare i clienti dove localizzare un Holding è necessario considerare i requisiti necessari per beneficiare della Partecipation Exemption (PEX). Talune Nazioni, come l’Italia, danno la possibilità di beneficiare della Partecipation Exemption” solo dopo un anno di possesso della partecipazione e/o in relazione alla % di partecipazione. In altri Paesi invece, riconoscono questo vantaggio immediatamente.
– CONTRIBUTI PREVIDENZIALI INPS
Vorrei approfondire in quest’ultimo paragrafo un aspetto che interessa molti imprenditori, ovvero, i contributi previdenziali dovuti su società commerciali o artigianali. In queste società l’imprenditore (socio amministratore) può essere chiamato a versare una doppia contribuzione previdenziale, ovvero: (i) la gestione separata sul compenso amministratore; (ii) la gestione artigiani e commercianti sul reddito imponibile della società.
Con la nascita di un Gruppo Societario viene a mancare il presupposto legato alla contribuzione sul reddito imponibile della società, ovvero che l’amministratore sia anche socio e svolga attività prevalente per la società amministrata. Qualora, infatti, al società operativa sia controllata da altra società, viene mancare il presupposto legato alla partecipazione detenuta direttamente dalla persone fisica (imprenditore). Per questo motivo la costituzione di un Gruppo Societario può essere valutata anche per ottimizzare questo aspetto e valutare per quali società versare i contributi previdenziali. Quando siamo di fronte a partecipazioni detenute da società, infatti, non essendoci più coesistenza della figura del socio con quella dell’amministratore della società operativa, l’INPS non può richiedere il versamento dei contributi dovuti alla gestione artigiani e commercianti.
– APPORTI DEI SOCI E VANTAGGI DEL REALIZZO CONTROLLATO
Una volta analizzata la disciplina fiscale della Holding, con vantaggi e svantaggi, è opportuno analizzare anche gli aspetti connessi agli apporti dei soci. I soci di una Holding, infatti, possono apportare denaro o beni alla società. Questo apporto, a seconda dei casi, può essere effettuato a titolo di capitale proprio o a titolo di capitale di debito (es. finanziamento soci).
La scelta di una modalità di apporto piuttosto che l’altra ha dei risolti sia fiscali sia legati alla possibilità per il socio di rientrare dell’apporto effettuato a distanza di tempo. Allo stesso modo deve essere valutato anche la tipologia di bene apportato. In caso di partecipazioni, il conferimento è sicuramente la scelta migliore, in quanto consente di capitalizzare la società, ed alla verifica di determinate condizioni, ex art. 177, co 2 o art. 175 del TUIR è possibile beneficiare della disciplina di favore del conferimento a “realizzo controllato“.
CONCLUSIONI SULLA CREAZIONE DELLA HOLDING
Hai appena scoperto come trasferire gli utili delle tue società operative alla Holding, senza dover pagare ingenti imposte. Questo metodo ti offre la possibilità di avere flussi finanziari detassati per investire in nuove opportunità.
Ricorda però che questa agevolazione fiscale si applica solo se reinvesti i tuoi guadagni. Nel momento in cui decidi di ritirare i flussi finanziari, la tassazione tornerà ad essere ordinaria. Quindi, tieni a mente questo fattore cruciale per il successo del tuo business.
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