La decisione sulla forma giuridica da adottare per la propria azienda rappresenta uno dei primi e più importanti passaggi nella vita di un imprenditore. Questa scelta influisce non solo sulla gestione quotidiana dell’attività, ma anche sulle responsabilità legali, sulla tassazione e sulla capacità di attrarre investimenti. La ditta individuale si presenta come una soluzione semplice e diretta, adatta soprattutto a piccole attività commerciali o artigianali, dove l’imprenditore intende gestire l’azienda in autonomia e assumersi personalmente sia i profitti sia le perdite, incluso l’onere di rispondere illimitatamente con il proprio patrimonio personale di fronte a debiti e obblighi.
Al contrario, la scelta di una forma societaria, come la SRL (Società a Responsabilità Limitata) Unipersonale, offre il vantaggio di limitare la responsabilità dell’imprenditore al capitale investito nell’azienda. Questo significa che, in caso di debiti, il patrimonio personale dell’imprenditore rimane protetto, a meno di casi di frode o gravi irregolarità gestionali. La SRL Unipersonale, pur essendo una società a tutti gli effetti, può essere costituita e gestita da un unico socio, combinando così la flessibilità gestionale tipica delle imprese individuali con la sicurezza legale di una società. Questa forma giuridica si adatta particolarmente a chi prevede di espandere la propria attività o di necessitare di un certo grado di separazione tra i beni personali e quelli aziendali.
Valutare pro e contro è fondamentale: la ditta individuale offre semplicità e controllo diretto, ma espone l’imprenditore a rischi finanziari maggiori. La SRL Unipersonale, sebbene possa richiedere un maggiore impegno in termini di costi e adempimenti burocratici iniziali, garantisce una maggiore protezione del patrimonio personale e può facilitare l’accesso a finanziamenti e opportunità di crescita. La scelta va quindi ponderata in base alla natura dell’attività, alle prospettive future e al grado di rischio che l’imprenditore è disposto ad assumersi.
COSTITUZIONE DITTA INDIVIDUALE
La costituzione di una Ditta Individuale richiede meno burocrazia, e quindi meno costi, rispetto alla fondazione di una società a responsabilità limitata, sebbene unipersonale. Sono infatti obbligatori, la partita iva, l’iscrizione al Registro Imprese (sezione ordinaria; sezione speciale nel caso di piccolo imprenditore), adempimenti INAIL a fini assicurativi (se necessario), INPS ai fini previdenziali e infine la Comunicazione di Inizio Attività (SCIA). La pratica viene presentata tramite un intermediario in via telematica al Registro Imprese mediante c.d. COMUNICA. Non è richiesto l’intervento del Notaio. Il costo totale per far nascere una Ditta Individuale è di alcune centinaia di euro.
COSITITUZIONE SRL
Nel caso di costituzione di una SRL, secondo l’art. 2463 del cod. civ. richiede la predisposizione di Atto Pubblico, contenente le informazioni relative al funzionamento della società. Il Notaio si occuperà di depositare l’Atto Costitutivo presso il Registro Imprese. Tale deposito al R.I. ha efficacia costitutiva, ovvero conferisce personalità giuridica alla società. In tal caso, oltre ai costi del Notaio, vi sono i costi dell’Imposta di Registro e la tassa per vidimazione dei libri sociali.
Si può stimare un costo totale di circa 1.800 €. In aggiunta, è obbligatorio conferire il capitale sociale stabilito nello statuto, solitamente di 10.000 €.
RESPONSABILITA’
E’ indubbio che una SRL Unipersonale, nonostante un costo maggiore di costituzione, presenti dei vantaggi non trascurabili rispetto a una Ditta Individuale. Innanzitutto una SRL, sia essa unipersonale o con più soci, poiché possiede personalità giuridica propria, consente una netta separazione tra il patrimonio della società, destinato all’attività, e il patrimonio personale dei soci.
Da ciò si comprende che per i debiti legati all’attività imprenditoriale risponde unicamente la società: mentre il patrimonio personale del socio non è aggredibile da parte dei debitori sociali; ad eccezione di eventuali azioni di responsabilità civili e penali personali..
Occorre anche segnalare, però, che essendo la SRL un soggetto con personalità giuridica propria ed una tassazione autonoma non permette al socio di poter prevelare liberamente gli utili conseguiti dalla attività d’impresa; mentre la Ditta Individuale essendo il titolare tassato per trasparenza questo limite non è previsto. Quindi, si può affermante che nel caso di SRL gli utili siano indisponibili fino al momento dell’approvazione del bilancio ed eventuale distribuzione.
Durante la vita dell’impresa, una SRL richiede maggiori risorse in merito all’adempimento degli obblighi fiscali e contabili, infatti mentre la Ditta Individuale al di sotto di un determinato volume d’affari può adottare un tipo di contabilità semplificata, la SRL deve obbligatoriamente adottare un tipo di contabilità ordinaria. A fronte di ciò, in genererale si registrano maggiori costi di gestione. Da non trascurare la possibilità per una SRL di proporre l’impresa ad eventuali investitori o finanziatori con una maggiore credibilità rispetto a una Ditta Individuale.
TASSAZIONE
È soprattutto dal punto di vista della tassazione che emergono le più importanti differenze tra una Ditta Individuale e una SRL Unipersonale.
1) Tassazione Ditta Individuale
Nel regime forfettario l’imponibile varia in base a una percentuale stabilita dalla legge. Questa percentuale è chiamata coefficiente di redditività e dipende dal settore in cui opera l’impresa. Per ottenere l’imponibile si moltiplica questo coefficiente di redditività per il fatturato. Vediamo un esempio: Se l’attività svolta dall’impresa il coefficiente di redditività è del 40%. In questo caso, con un fatturato annuo di 10.000 €, solo 4.000 € sono tassati. Infatti, 10.000 € * 40% (coefficiente) = 4.000 € (imponibile).
Per calcolare la tassa da pagare basta poi moltiplicare l’imponibile per l’imposta unica del regime forfettario (15% o 5%):
- 4.000 € (imponibile) * 5% (nei primi 5 anni di attività) = 200 € di tasse
- 4.000 € (imponibile) * 15% (dopo i primi 5 anni di attività) = 600 € di tasse
Nel regime ordinario l’imponibile dipende dai costi sostenuti dall’impresa. Non è previsto alcun coefficiente di redditività. In particolare, l’imponibile si calcola sottraendo al fatturato le spese sostenute (es. i costi di locazione o dei macchinari acquistati).
Ad esempio, se un impresa in regime ordinario ha un fatturato annuo di 20.000 € e sostiene come spese 5.000 €, solo 15.000 € sono tassati. L’imponibile infatti è 20.000 – 5.000 = 15.000 €.
Per calcolare le tasse da pagare, basta poi moltiplicare l’imponibile per la percentuale IRPEF (imposta sul reddito delle persone fisiche). Questa percentuale varia in base al reddito annuo con percentuali dal 23% al 43%. Nel caso in esempio:
- 15.000 € (imponibile) * 23% IRPEF = 3.450 € di tasse
Inoltre, in aggiunta all’IRPEF, il regime ordinario prevede il pagamento di alcune imposte regionali come l’IRAP la cui percentuale varia in base alla regione di riferimento e al tipo di attività svolta.
2) Tassazione SRL Unipersonale
La tassazione di questo tipo di società è in parte a carico della società ed in parte in capo all’unico socio (IRES al 24% + IRAP di circa il 3% e l’IRPEF con aliquota che può variare in base al reddito). La stessa tassazione si applica anche per le SRL ordinarie mentre le società di capitali a responsabilità limitata che hanno optato per il regime di trasparenza, non sono tenute a pagare l’IRES. Ma diamo uno sguardo più da vicino sui principali tributi da versare allo Stato:
- IRES (Imposta sul reddito delle società): ha un’aliquota fissa pari al 24%; viene calcolata sull’utile lordo + eventuali variazioni fiscali in positivo o negativo + eventuali perdite fiscali.
- IRAP (Imposta regionale sulle attività produttive) ha un’aliquota del 3% circa ma può variare in base alla regione e al tipo di attività della Srl (art. 2 del D.L. 66/2014); viene calcolato sul valore della produzione netta calcolato dalla differenza tra il valore della produzione ed i costi di produzione.
- IRPEF (Imposta sul reddito delle persone fisiche); viene calcolata sul reddito del socio della SRL in base all’utile distribuito in capo ai soci. Ha un’aliquota proporzionale che varia in base al reddito.
PRO E CONTRO
Uno degli svantaggi della SRL Unipersonale rispetto alla Ditta Individuale è che la costituzione comporta costi più elevati, in quanto è necessario l’intervento di un notaio per la stipula dello statuto o del contratto sociale. Inoltre, la gestione contabile annuale può richiedere costi maggiori rispetto a una Ditta Individuale, in quanto è necessario adempiere a ulteriori adempimenti burocratici e presentare il bilancio di esercizio.
Un altro aspetto da considerare è che, a differenza della Ditta Individuale, l’imprenditore di una SRL Unipersonale non può prelevare liberamente gli utili durante l’esercizio. L’importo da prelevare deve essere stabilito dagli organi della società e può essere soggetto a restrizioni o condizioni. D’altra parte, i vantaggi di una SRL Unipersonale includono la responsabilità limitata del socio rispetto ai debiti della società. In caso di perdite aziendali, il socio risponde solo con il capitale sociale versato e non con il proprio patrimonio personale. Inoltre, la separazione tra il patrimonio aziendale e quello personale offre una maggiore protezione patrimoniale all’imprenditore.
Infine, la SRL Unipersonale offre la possibilità di attrarre investitori o partner in futuro, consentendo all’imprenditore di ampliare il capitale sociale o vendere la società.
In definitiva, scegliere tra una SRL Unipersonale e una Ditta Individuale dipende dalle esigenze specifiche dell’imprenditore e dalle caratteristiche dell’attività. È consigliabile consultare un esperto in materia legale e fiscale per valutare attentamente i pro e i contro di ciascuna forma giuridica e prendere la decisione più adatta alle proprie circostanze.
CONCLUSIONI
E’ chiaro che in caso di un business con prospettive di crescita minime, non sia conveniente optare per una SRL, in particolare se gli investimenti, le esposizioni creditizie e le previsioni di fatturato saranno modeste.
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Quindi per piccole attività commerciali è consigliabile optare per la Ditta Individuale, meno costose e con minor burocrazia. Al contrario in presenza di prospettive di investimenti ambiziosi e con ingenti esposizioni finanziarie, che preveda una protezione patrimoniale per i soci, la forma giuridica di società di capitali, è, sicuramente, quella suggerita.
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