
CESSIONE DEL CREDITO: Bonus Fiscali
- Posted by Matteo Rinaldi
- On 2 Settembre 2022
Le banche hanno chiuso la possibilità di cedere nuovi crediti maturati dal Superbonus o da altri bonus minori. Di conseguenza il mercato si è fermato da diversi mesi.
Diversi correttivi normativi si sono susseguiti, ma senza sortire alcun effetto desiderato.
Falsa ripartenza
Il Senato in data 02/08/2022 ha approvato il disegno di Legge del decreto n. 73 “Semplificazioni Fiscali”, abrogando il comma n. 3 dell’art. 57 del decreto “Aiuti” (n. 50 del 17/05/2022).
L’entrata in vigore del suddetto decreto consente, quindi, alle banche di cedere i crediti fiscali derivanti dall’opzione cessione/sconto in fattura delle imprese.
Questo intervento normativo si è reso necessario per tentare di riattivare il funzionamento del Superbonus, ampliando la platea dei soggetti ai quali è possibile vendere il credito.
Si stima infatti che siano giacenti sui cassetti fiscali oltre 5 miliardi di € in attesa di cessione; al momento non monetizzati dalle imprese.
Il tentativo di apertura non è stato sufficiente a riattivare il motore del Superbonus. Non ha sortito alcun effetto concreto e le principali banche ancora non accettano nuovi crediti.
Oggi la situazione è drammatica e la prosecuzione di questa situazione di stallo porterà sicuramente al fallimento di migliaia di imprese, in quanto non saranno in grado di pagare dipendenti, fornitori e fisco, aumentando di conseguenza gli effetti disastrosi della nostra economia che tutti conosciamo.
Quindi cosa ci aspetta?
Qualora ci saranno degli effetti positivi dovuti alle recenti modifiche normative li vedremo (forse) verso la fine 2022; anche alla luce dell’attuale situazione di crisi politica e l’imminenza delle elezioni del 25 settembre. Il consiglio è di fare molta attenzione nelle valutazioni delle opere di ristrutturazione e riqualificazione energetica.
Cosa si può fare?
Per le aziende già in corsa che stanno subendo le conseguenze di questa assurda situazione, possiamo valutare (caso per caso) la cessione dei crediti fiscali maturati (a SAL o a fine cantiere) dei propri interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica presenti nel cassetto fiscali in ambito di SuperBonus 110%, Bonus facciate 90% e gli altri bonus minori.
Fortunatamente ci sono solo alcuni operatori interessati ad acquistare questi crediti. E’ importante fare una valutazione iniziale in maniera accurata.
Per le aziende più strutturate è possibile muoversi con più alternative, anche attraverso l’intervento di cassa Depositi e Prestiti.
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