
Capitale di rischio per far crescere le imprese
- Posted by Matteo Rinaldi
- On 25 Settembre 2022
Negli ultimi anni sta emergendo con forza in ruolo del Private Equity: le imprese che devono crescere hannno bisogno di nuovi capitali. Il settore del Private Equity è in grado di offrire – insieme a competenze e know-how – un valido sostegno per valorizzare la struttura patrimoniale e finanziaria delle imprese.
Il Covid ha, ad esempio, portato alla luce una serie di problemi alle imprese; ciò ha indotto gli imprenditori ad anticipare alcune scelte strategiche.
Molti imprenditori hanno ceduto l’azienda per favorire l’ingresso a nuovi manager e dare vita ad un altro ciclo di sviluppo e soprattutto a nuovi sbocchi sui mercati internazionali.
E’ necessario un riequilibrio delle fonti di finanziamento delle PMI, con un maggior ricorso all’equity.
Il ricorso al canale bancario ha tradizionalmente caratterizzato il sistema imprenditoriale italiano.
A seguito delle misure messe in atto con la pandemia e la possibilità di ricorrere a nuovo debito garantito dallo Stato, hanno certamente aumentato il livello di debito delle imprese.
Quali scelte da compiere
E’ da sottolineare la necessità per le PMI di un riequilibrio delle fonti di finanziamento con un maggior ricorso all’equity. Nei prossimi anni tutte le aziende italiane saranno sottoposte alla sfida della crescita dimensionale (anche tramite acquisizioni) e prepararsi con una struttura patrimoniale più solida e, con maggior equity, darà loro più possibilità di superarla.
Tutto ciò ha quantomeno tre riflessioni da fare.
- La politica deve favorire la patrimonializzazione delle imprese con interventi premianti all’aumento dell’equity. Un primo passo è stato fatto con la legge di bilancio 2020 che consente di godere di una agevolazione della tassazione sul reddito delle imprese in funzione dell’aumento del loro patrimonio netto. Ci auguriamo che con le prossime elezioni, il nuovo governo possa impegnarsi per dare una spinta agli interventi di patrimonializzazione delle imprese.
- Gli imprennditori dovranno decidere di mettere a disposizione dell’impresa nuove risorse proprie o di coinvolgere altri attori che possano apportare nuovo capitale. In ogni caso, la cultura dell’equity consente una separazione più professionale dei ruoli della proprietà. Ciò implica, far funzionare correttamente i consigli di amministrazione con persone indipendenti e non esecutivi nell’attività d’impresa.
- Qualora le società di Private Equity faranno scelte su aziende target più orientate all’utilizzo di capitale di rischio, il loro apporto sarà determinante sulla crescita e la redditività di tali imprese.
In conclusione
La pandemia, la guerra, i rincari energetici e l’inflazione stanno mettendo a dura prova il tessuto produttivo e industriale italiano. Sarà fondamentale per molte aziende cogliere l’occasione per migliorare la propria struttura patrimoniale e finanziaria.
Questo renderà ancora più forte le aziende che riusciranno a creare un’adeguata struttura. Il “Made in Italy” ha un “valore unico” nel mercato, per il quale i consumatori di tutto il mondo sono disposti a pagare profumatamente.
Il ruolo dei fondi di Private Equity sarà strategico per seguire le ambizioni delle PMI nelle fasi di sviluppo sopratutto nelle fasi di: acquisizioni, espansione all’estero, investimenti in capacità produttiva e tutte attività che portano posti di lavoro e beneficio all’economia.
Consulenza di Matteo Rinaldi
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Matteo Rinaldi è l’Advisor delle Imprese in Crescita