All’interno di questo contributo ti propongo 5 spunti per trasformare la tua idea di business in un impresa al femminile. Attraverso il Fondo impresa femminile vengono concessi contributi a fondo perduto per la costituzione e l’avvio di una nuova impresa femminile.

Prima di tutto per avviare un’impresa femminile è fondamentale partire con il piede giusto.

Vediamo come avviare il tuo progetto imprenditoriale.

1) Stabilisci la tua visione e missione aziendale

Quali sono gli obiettivi di lungo periodo che hai in mente per la tua impresa femminile? Devi immaginanarti la tua impresa che rispecchi i valori, le aspirazioni e le nuove idee da proporre al mercato.

Deve essere un’immagine chiara nella tua testa e facile da raccontare alle persone senza paura di sbagliare; ma con la consapevolezza che le tue aspirazioni siano realistiche e raggiungibili.

2) Definisci il mercato di riferimento.

E’ fondamentale testare se puoi effettivamente realizzare il progetto con un minimo di autocritica, valutando i possibili scenari.

Molto spesso le idee di nuovi business sono magnifici e rivoluzionari, ma nel mercato in cui si pensa di operare, queste idee risulteranno essere “inutili”. In pratica, queste idee di business non trovano il successo sperato tra i potenziali clienti.

Per questo, è importante definire il mercato di riferimento; dovrai conoscere le caratteristiche, desideri, bisogni, comportamenti, identificandosi quanto più possibile nel tuo mercato di riferimento.

3) Chi sono i potenziali competitor

Analizzare le aziende competitor già presenti nel tuo mercato di riferimento, può aiutarti ad  individuare i punti di forza e debolezza della tua impresa, ad esempio potresti migliorare le caratteristiche del prodotto o servizio ed offrire quel qualcosa in più che ti faccia fare la differenza rispetto al competitor.

4) La forma giuridica più adatta alla tua impresa

La scelta della forma giuridica è un momento cruciale per le donne che decidono di mettersi in proprio.  

Ora è il momento di approfondire quale sia la forma giuridica più adatta alla nuova impresa e ai tuoi obiettivi.

La decisione può richiedere degli approfondimenti non facili.  Anche se ti affiderai a un commercialista che ti troverà la forma giuridica più economica, molto spesso, diventa un boomerang vero e proprio.

E’ di vitale importanza conoscere il significato dei termini legali, saper valutare le responsabilità a cui vai incontro e le modalità di costituzione. I soldi servono per la costituzione stessa, gli eventuali capitali da versare, come costituire la compagine sociale, quale oggetto sociale, etc.. Insomma un vero rompicapo…! Basterà mettere le idee in ordine ordine, raccogliere le giuste informazioni e vedrai come potrai uscirne con le idee molto più chiare.

5) Il Business Plan

Redigere un Business Plan non è un gioco da ragazzi. L’obiettivo del Business Plan è quello di rappresentare quali sono gli investimenti da sostenere, ovvero: gli obiettivi da raggiungere; il clash flow; i mezzi finanziari necessari per sostenere l’investimento.

Analizziamo i fondi per la tua impresa femminile

Si tratta del “Fondo impresa femminile” che ha come obiettivo quello di incentivare la partecipazione delle donne al mondo delle imprese; supportando le loro competenze e creatività per l’avvio di nuove progetti attività imprenditoriali.

Il Governo italiano supporta la realizzazione di progetti innovativi di imprese femminili nascenti o già esistenti attraverso l’erogazione di contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati del Fondo impresa femminile. In particolare si rivolge a:

  • cooperative e società di persone composto almeno del 60% di donne socie;
  • società di capitali con quote e componenti del CDA per almeno due terzi di donne, con il vincolo dell’assenza di condanne definitive per reati che comportano esclusione degli Appalti Pubblici;
  • imprese individuali la cui titolare è una donna;
  • lavoratrici autonome che presentano l’apertura della Partita IVA entro 60 giorni dalla comunicazione positiva della valutazione della domanda;
  • persone fisiche che intendono avviare l’attività purché, entro 60 giorni dalla comunicazione positiva della valutazione della domanda, trasmettano documentazione sull’avvenuta costituzione.

I legali rappresentanti o amministratori non devono essere stati condannati con sentenza definitiva per reati che costituiscono motivo di esclusione dagli appalti pubblici.

Sono ammesse alle richieste le attività nei settori dell’industria, dell’artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli, dei servizi, del commercio e del turismo.

Le agevolazioni delFondo impresa femminile

I contributi messi a disposizione dal Fondo impresa femminile sono molto vantaggiosi per avviare la tua nuova impresa. Il Fondo prevede un contributo all’80% a fondo perduto e fino a 100.000€ per supportare le nuove imprese. Per le donne disoccupate questa percentuale sale al 90% (coprendo metà delle tue spese a partire da 100.000€ fino a 250.000€.

Se la tua impresa ha da 1 a 3 anni di vita puoi ottenere una percentuale interessante di fondo perduto 50% su un finanziamento agevolato (8 anni a tasso zero) a copertura dell’ 80% spese ammissibili (fino a 400.000€).

Anche le imprese con più di 3 anni di vita, sono incluse nell’agevolazione e possono ottenere il capitale circolante a fondo perduto e per investimenti un  finanziamento agevolato (fino a  400.000€).

E’ previsto inoltre un Voucher di 3.000€ per servizi erogati da INVITALIA, più un voucher di 2.000€ fino al 50% della spesa per l’acquisto di servizi di marketing e comunicazione; a titolo esemplificativo, la creazione di un’identità di marchio; la realizzazione di piani di marketing; strategie di presenza e posizionamento sui social media o nel digitale; attività di comunicazione d’impresa e promozione.

Come utilizzare i finanziamenti

E’ opportuno conoscere quali sono gli interventi specifici che puoi effettuare e per avere un preventivo di spesa coerente da presentare a INVITALIA. Quindi, nel dettaglio, puoi preventivare le tue spese nel seguente modo:

  • immobilizzazioni materiali, con particolare riferimento a impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica, purché coerenti e funzionali all’attività d’impresa a servizio dell’iniziativa agevolata;
  • immobilizzazioni immateriali e servizi in cloud, funzionali ai progetti aziendali a servizio dell’iniziativa agevolata;
  • personale dipendente, assunto a tempo indeterminato o determinato dopo la data di presentazione della domanda e impiegato funzionalmente nella realizzazione dell’iniziativa agevolata;
  • esigenze di capitale circolante nel limite del 20% delle spese complessivamente ritenute ammissibili.

Le esigenze di capitale circolante devono essere coerenti con l’iniziativa e le agevolazioni possono essere utilizzate ai fini del pagamento delle seguenti voci di spesa:

  • materie prime, sussidiarie, materiali di consumo;
  • servizi di carattere ordinario, strettamente necessari allo svolgimento dell’attività dell’impresa;
  • godimento di beni di terzi, inclusi spese di noleggio, canoni di leasing;
  • oneri per la garanzia previsti dal bando.

IMPORTANTE: Le spese devono essere sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione, ovvero, nel caso di persone fisiche, alla data di costituzione dell’impresa o dell’apertura di partita IVA.

Conclusioni

Facendo il punto della situazione; potrai ottenere dei finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto molto vantaggiosi per la tua impresa femminile, grazie al Fondo impresa femminile

Come fare? Accedere alle agevolazioni di INVITALIA è, infatti, un percorso stimolante ma, come ogni percorso, è pieno di ostacoli. Il primo passo da fare è predisporre un Business Plan preciso e  tutta una serie di documenti, indispensabili per ottenere il finanziamento. 

Oltre a preparare i documenti necessari, affronterai tutte le difficoltà della nostra burocrazia italiana.

Devi sapere che, il nostro paese è tra gli ultimi in Europa per capacità di richiesta e ottenimento dei Fondi Europei. Questo è dovuto alla scarsa informazione delle imprese e dalla burocrazia della Pubblica Amministrazione.

A volte invece è dovuto al fatto di avere un buon progetto sulla carta, ma non riuscire a compilare adeguatamente la domanda di agevolazione; succede anche che, le aziende sbagliano la fase di rendicontazione delle spese sostenute.

Questi motivi comportano solo ritardi e spesso rifiuti dall’Ente erogante, magari, dopo aver già sostenuto l’investimento.

Consulenza di Matteo Rinaldi

Bene, se ti è piaciuto questo articolo puoi visionare il mio profilo e se lo desideri potrai contattarmi al seguente indirizzo e-mail: info@matteorinaldi.net e riceverai il preventivo per una consulenza con me in grado di valutare la possibilità di richiedere l’incentivo previsto nel Bando Imprese femminili”.