COME CREARE UNA HOLDING FAMILIARE PER LA TUA FARMACIA: PROTEZIONE, TASSAZIONE E SUCCESSIONE

11.10.2023
Matteo Rinaldi
PROTEGGERE E OTTIMIZZARE LA FARMACIA: I VANTAGGI DELLA HOLDING FAMILIARE PER IL PATRIMONIO E IL FUTURO
La farmacia gestita come ditta individuale resta una delle forme giuridiche più diffuse tra i farmacisti italiani. Ma anche una delle più rischiose, soprattutto quando patrimonio personale e attività professionale iniziano a confondersi senza una distinzione netta. Una scelta che può sembrare naturale all’inizio, ma che con il tempo e l’aumento del valore generato si rivela una fragilità strutturale.
Il primo rischio è l’assenza di separazione tra beni personali e aziendali. Un contenzioso, un debito, una crisi: qualsiasi evento imprevisto può travolgere non solo l’attività, ma anche immobili personali, risparmi familiari e proprietà non direttamente legate all’impresa. In assenza di protezioni giuridiche, anche un semplice errore può compromettere tutto.
Il secondo è la fiscalità inefficiente. Senza una struttura societaria evoluta, il farmacista subisce la piena tassazione degli utili, senza strumenti di pianificazione né accesso alle agevolazioni previste per le società di capitali. Il risultato è un carico fiscale rigido, che erode risorse e impedisce di accumulare e reinvestire con continuità.
Il terzo è il rischio successorio. In mancanza di una governance chiara, il passaggio generazionale può generare tensioni, blocchi operativi o addirittura portare a una vendita forzata. Quando tutto ruota attorno a una sola persona, l’assenza del titolare diventa una minaccia per l’intero sistema familiare.
Per molti, il primo passo verso una protezione strutturata è rappresentato dalla trasformazione della ditta individuale in Srl: un passaggio tecnico e strategico che consente di dare personalità giuridica all’impresa, aprendo la strada a una successiva Holding familiare e a un assetto patrimoniale più solido. In questo modo si gettano le basi per una pianificazione fiscale più efficiente, una migliore governance e una reale protezione degli asset, anche in ottica successoria.
Per chi guarda al futuro, questo approccio non è più sostenibile. La gestione individuale non tutela, non valorizza, non garantisce continuità. Restare legati a una struttura fragile mentre il patrimonio cresce significa esporsi inutilmente. Ma oggi esistono strumenti capaci di trasformare una farmacia in un asset protetto, organizzato e trasmissibile.
PERCHÉ LA GESTIONE INDIVIDUALE METTE A RISCHIO IL TUO PATRIMONIO
La farmacia gestita come ditta individuale resta una delle forme giuridiche più diffuse tra i farmacisti italiani. Ma anche una delle più rischiose, soprattutto quando patrimonio personale e attività professionale iniziano a confondersi senza una distinzione netta. Una scelta che può sembrare naturale all’inizio, ma che con il tempo e l’aumento del valore generato si rivela una fragilità strutturale.
Il primo rischio è l’assenza di separazione tra beni personali e aziendali. Un contenzioso, un debito, una crisi: qualsiasi evento imprevisto può travolgere non solo l’attività, ma anche immobili personali, risparmi familiari e proprietà non direttamente legate all’impresa. In assenza di protezioni giuridiche, anche un semplice errore può compromettere tutto.
Il secondo è la fiscalità inefficiente. Senza una struttura societaria evoluta, il farmacista subisce la piena tassazione degli utili, senza strumenti di pianificazione né accesso alle agevolazioni previste per le società di capitali. Il risultato è un carico fiscale rigido, che erode risorse e impedisce di accumulare e reinvestire con continuità.
Il terzo è il rischio successorio. In mancanza di una governance chiara, il passaggio generazionale può generare tensioni, blocchi operativi o addirittura portare a una vendita forzata. Quando tutto ruota attorno a una sola persona, l’assenza del titolare diventa una minaccia per l’intero sistema familiare.
Per chi guarda al futuro, questo approccio non è più sostenibile. La gestione individuale non tutela, non valorizza, non garantisce continuità. Restare legati a una struttura fragile mentre il patrimonio cresce significa esporsi inutilmente. Ma oggi esistono strumenti capaci di trasformare una farmacia in un asset protetto, organizzato e trasmissibile.
FARMACIA IN HOLDING: COME FUNZIONA E PERCHÉ CONVIENE
Il conferimento della farmacia in una Holding rappresenta un passaggio cruciale per ogni farmacista che desidera tutelare ciò che ha costruito, ottimizzare l’impatto fiscale e impostare una governance familiare solida e duratura. Non si tratta di un’operazione tecnica da delegare superficialmente: è una decisione strategica che cambia la prospettiva e il modello di gestione aziendale.
Tutto inizia con la creazione di una Holding, solitamente una Srl a base familiare, che diventerà il perno dell’intero assetto. Accanto ad essa viene costituita una nuova società operativa, anch’essa in forma di Srl, alla quale sarà conferita l’azienda farmacia. Se l’impresa è inizialmente gestita in forma individuale, l’operazione prevede prima il conferimento della ditta individuale in Srl, un passaggio necessario per attribuire personalità giuridica all’azienda e consentirne il trasferimento in un veicolo societario. Questa fase iniziale deve essere attentamente progettata: il conferimento ditta individuale in Srl: aspetti fiscali rappresenta uno dei momenti più delicati, in cui valutare la presenza di beni non strumentali, immobili, autorizzazioni, rapporti in essere e corretta valorizzazione contabile.
Se l’intera operazione viene strutturata correttamente, può avvenire in regime di neutralità fiscale (art. 176 TUIR), evitando l’emersione di plusvalenze e l’imposizione immediata. Licenza, avviamento, personale e beni strumentali vengono trasferiti in blocco; in cambio, il farmacista riceve quote della società operativa, da allocare nella Holding secondo la strategia familiare stabilita.
Da quel momento, tutto cambia. Gli utili della farmacia, distribuiti alla Holding, non sono più soggetti al regime fiscale delle persone fisiche. In base all’art. 89 TUIR, questi utili sono detassati al 95%, rendendo possibile l’accumulo di risorse da reinvestire, l’acquisto di immobili, l’apertura di un secondo punto vendita o il coinvolgimento progressivo dei figli. Non è solo una questione di ottimizzazione fiscale: si tratta di una leva di governo patrimoniale.
Per comprendere l’impatto, basta un esempio pratico: una farmacia individuale con 150.000 euro di utili netti annui subisce una tassazione IRPEF fino al 43%, oltre ad addizionali. Con una Holding, quello stesso utile – distribuito alla capogruppo – è soggetto a IRES solo sul 5%: su 150.000 euro, solo 7.500 euro concorrono a base imponibile. Il vantaggio è evidente: minore erosione fiscale, maggiore capacità di investimento e protezione del patrimonio.
Nel lungo periodo, i benefici si amplificano ulteriormente. Una Holding ben progettata permette anche di accedere al regime PEX (Participation Exemption), che consente – a determinate condizioni – di cedere la società operativa con una tassazione ridotta sulle plusvalenze. È la strategia di chi desidera lasciare aperte tutte le opzioni: dalla trasmissione alla vendita, sempre con pieno controllo.
Ma attenzione: costruire una Holding senza una progettazione accurata può rivelarsi rischioso. Errori nella struttura, nel conferimento o nello statuto potrebbero generare imposte inattese, rigidità operative o problematiche successorie. Ogni struttura deve essere calibrata su obiettivi concreti, sulla composizione familiare e sul patrimonio reale. Solo così può trasformarsi da uno schema fiscale a una vera architettura patrimoniale strategica.
HOLDING E SUCCESSIONE FARMACIA: COME GARANTIRE CONTINUITÀ E PROTEZIONE FAMILIARE
Il vero banco di prova per una farmacia non è solo la redditività, ma la capacità di durare nel tempo. Eppure, il passaggio generazionale è ancora una delle fasi più trascurate. Si affronta tardi, spesso in emergenza, e quasi sempre senza una struttura in grado di reggere il cambiamento. Conflitti familiari, incertezze ereditarie, imposte inattese e l’assenza di regole trasformano la successione in un problema, non in un’opportunità. La Holding, se progettata con visione, può cambiare completamente il quadro.
Nella sua forma più evoluta, la Holding consente di separare la titolarità dell’attività dalla sua gestione operativa. Questo rende possibile trasferire nel tempo le quote ai figli o ad altri eredi, mantenendo il controllo direzionale e garantendo continuità. Invece di lasciare una ditta individuale indivisa e difficile da gestire, si trasmette un modello organizzato, con partecipazioni definite, governance codificata e regole d’ingresso chiare.
Attraverso donazioni progressive, patti di famiglia, clausole statutarie personalizzate, è possibile accompagnare il passaggio generazionale senza traumi né rischi di paralisi aziendale. Quando ci sono più figli, oppure relazioni familiari complesse, la Holding permette di differenziare diritti, prevedere meccanismi di prelazione, stabilire criteri per l’uscita o la liquidazione. È una soluzione concreta per garantire equilibrio anche in assenza del fondatore.
Dal punto di vista fiscale, trasferire quote della Holding può beneficiare – se rispettati i requisiti – di una tassazione ridotta o nulla. E soprattutto evita che l’intera farmacia debba essere oggetto di successione diretta, con tutte le implicazioni operative e fiscali che questo comporta. Si trasmette così un asset ordinato, non un insieme caotico di rapporti giuridici da ricostruire.
Naturalmente, non basta avere una Holding: serve un impianto giuridico su misura. Lo statuto non è un documento da copiare, ma un vero progetto di architettura patrimoniale. Deve stabilire chi decide, con quali maggioranze, cosa accade in caso di morte, divorzio, conflitto o uscita. Ed è qui che si misura la qualità dell’advisor: nella capacità di trasformare una farmacia familiare in un sistema coeso e durevole, anche in condizioni complesse.
Chi possiede una farmacia e desidera coinvolgere figli o altri eredi deve chiedersi se sta lasciando un patrimonio organizzato o un potenziale problema. La Holding, quando costruita in modo consapevole, non è solo un contenitore. È una struttura che protegge, accompagna e garantisce continuità intergenerazionale.
GESTIONE FINANZIARIA EVOLUTA: COME LA HOLDING CAMBIA IL RAPPORTO TRA FARMACISTA, UTILI E PATRIMONIO
Chi gestisce una farmacia in modo tradizionale si trova ogni anno davanti allo stesso dilemma: come utilizzare gli utili prodotti? Pagare meno tasse, certo. Ma poi? Prelevarli per spese personali? Accantonarli sul conto corrente? Acquistare un immobile a nome proprio, con tutti i rischi del caso?
Il problema non è solo fiscale. È strategico. Senza una regia strutturata, il farmacista fatica a trasformare gli utili in patrimonio. E spesso, dopo vent’anni di attività, si ritrova con beni intestati male, flussi personali confusi con quelli dell’impresa, e nessuna direzione.
La Holding cambia radicalmente questo rapporto. Non è solo uno strumento di detassazione, ma un modello di gestione finanziaria evoluta. Gli utili prodotti dalla farmacia possono affluire alla capogruppo, essere accantonati in riserve, reinvestiti, immobilizzati, allocati su progetti a lungo termine. E soprattutto, senza essere esposti ai rischi dell’attività operativa o delle dinamiche familiari non controllate.
Con una Holding, ogni euro prodotto può essere finalizzato a un obiettivo: l’acquisto di un immobile intestato in modo protetto, l’ingresso in una nuova società, il sostegno a un figlio che avvia una seconda farmacia, o la costruzione di un piano di accumulo in strumenti diversificati. Nessuna dispersione, nessuna improvvisazione. Solo strategia.
Inoltre, la Holding rende possibile una gestione finanziaria intergenerazionale. Padri e figli – o più generazioni – possono condividere le logiche di investimento e riserva, usando strumenti coerenti con gli obiettivi comuni, anziché operare in modo disorganico. È il passaggio dalla gestione personale a una vera governance patrimoniale familiare, dove il farmacista non è più solo il titolare, ma l’artefice di un progetto.
Questo approccio crea un vantaggio competitivo silenzioso, ma fortissimo. Chi accumula capitale dentro una struttura Holding ha più margini, più visione, più libertà. Può affrontare un acquisto strategico, sostenere un’eredità in modo ordinato, o semplicemente proteggere ciò che ha costruito senza dover sempre ripartire da zero.
Nel tempo, non vince chi ha guadagnato di più. Vince chi ha gestito meglio ciò che ha guadagnato. La Holding, se ben progettata, è lo strumento che permette al farmacista di passare da una logica di sopravvivenza a una di costruzione patrimoniale consapevole e protetta.
HOLDING E IMMOBILI: COME SEPARARE LA FARMACIA DAL PATRIMONIO PER PROTEGGERE E OTTIMIZZARE
In molti casi, la sede della farmacia è di proprietà del titolare: un immobile acquistato anni fa o ricevuto in eredità, intestato alla persona fisica e mai separato dall’attività. Finché tutto procede senza intoppi, questa soluzione sembra funzionare. Ma, con il tempo, diventa una delle principali fonti di rischio.
Quando immobile e farmacia sono intestati alla stessa persona, qualsiasi evento – un contenzioso fiscale, un debito imprevisto, una separazione coniugale o una lite ereditaria – può colpire l’intero blocco patrimoniale, mettendo a rischio sia l’azienda che il bene. È una sovrapposizione pericolosa, soprattutto per chi ha accumulato valore e desidera tutelarlo nel lungo periodo.
Separare la proprietà dell’immobile dalla gestione operativa non è solo una cautela: è una strategia vincente.
Attraverso la Holding, è possibile creare una struttura che separa chiaramente la titolarità degli immobili dalla gestione della farmacia. Se la sede viene intestata alla Holding e successivamente locata alla società operativa che gestisce l’attività, si ottengono due vantaggi fondamentali: la protezione del bene da rischi esterni e l’ottimizzazione fiscale del canone, deducibile per l’impresa e tassato con aliquota ridotta in capo alla capogruppo.
Questo modello consente anche di allocare altri immobili – magazzini, abitazioni, locali commerciali – all’interno della Holding, creando un patrimonio separato, facilmente trasferibile e gestibile. In caso di successione, non si eredita un bene indiviso con vincoli operativi, ma una quota della struttura che lo contiene, con regole chiare e diritti definiti.
La gestione degli immobili tramite Holding apre la strada anche a operazioni più sofisticate, come:
- Rivalutazioni e affrancamenti gestiti in modo mirato
- Scissioni parziali per separare immobili e farmacia in due veicoli distinti
- Cartolarizzazione del valore immobiliare per finanziare la crescita o nuovi investimenti
- Trasferimenti immobiliari tra società del gruppo senza incorrere in imposte piene
Il vero valore di questa struttura si manifesta nel tempo. Un immobile in Holding non è semplicemente protetto, ma governato. Può produrre reddito, essere locato a figli o a terzi, costituire una garanzia per operazioni future, o essere destinato a finalità familiari – il tutto con una regia coerente, fiscalmente efficiente e giuridicamente ordinata.
Chi oggi gestisce farmacia e immobili come un’unica massa indistinta espone se stesso e i propri eredi a rischi enormi. Chi, al contrario, costruisce una Holding e imposta una governance immobiliare autonoma, compie un salto di qualità che nessuna “protezione assicurativa” potrà mai eguagliare.
DA DITTA INDIVIDUALE A HOLDING FAMILIARE: L’EVOLUZIONE DI UNA STORICA FARMACIA NAPOLETANA
Nel cuore di Napoli, tra vicoli intrisi di storia e insegne che sembrano resistere al tempo, una farmacia fondata all’inizio del secolo scorso continuava a servire il quartiere con la stessa dedizione di sempre. Il titolare, alla terza generazione, gestiva tutto personalmente: le relazioni, i conti, gli immobili e la gestione dei figli. Il nome era ben conosciuto. La fiducia, consolidata. Ma la struttura? Ancora una ditta individuale.
Dietro una facciata solida, si nascondeva una realtà fragile: ogni bene, aziendale e personale, era intestato al titolare. Senza alcuna separazione giuridica, una causa o un debito avrebbero potuto compromettere l’intero patrimonio. Gli immobili, se aggrediti, avrebbero messo fine a un secolo di lavoro. I figli, pur coinvolti, non avevano alcuna tutela né prospettiva giuridica. Inoltre, ogni euro di utile veniva eroso da una fiscalità progressiva, senza una progettualità fiscale adeguata. Era un’impresa solida, ma gestita come se fosse ancora agli inizi.
Il primo passo verso una maggiore protezione e solidità è stato il conferimento della ditta individuale in Srl, salvaguardando licenze, contratti e la continuità operativa. Un passaggio tecnico e strategico, che ha permesso di attribuire personalità giuridica all’attività, rendendola finalmente trasferibile e protetta. Anche gli aspetti fiscali del conferimento della ditta individuale in Srl sono stati attentamente valutati: il rispetto dei criteri di neutralità (art. 176 TUIR), la valorizzazione corretta degli asset aziendali, la gestione degli eventuali beni non strumentali e la continuità dei rapporti contrattuali.
La seconda fase ha visto la creazione di una Holding familiare a quattro soci, che ha incluso il fondatore e i tre figli. Non una semplice suddivisione di quote, ma una governance calibrata: con ruoli distinti, diritti economici proporzionati, obblighi di permanenza e regole precise per evitare conflitti futuri.
La terza fase è stata il conferimento della Srl operativa nella Holding, sempre in regime di neutralità fiscale. La farmacia è diventata un asset separato, protetto e controllato. Anche gli immobili sono stati conferiti alla Holding, che li ha locati formalmente alla società operativa. In questo modo, il rischio aziendale è stato separato dal patrimonio immobiliare, con gli affitti deducibili e i beni protetti.
Oggi, gli utili della farmacia affluiscono alla Holding, dove vengono tassati solo al 5% (art. 89 TUIR). Il vero risultato? La famiglia ha smesso di navigare a vista. C’è una struttura. Ci sono regole. C’è una direzione chiara.
Il fondatore ha già avviato una donazione progressiva delle quote, secondo un piano successorio ben articolato. Ogni figlio è già parte attiva della gestione. I ruoli sono definiti, le responsabilità distribuite. E se un giorno dovesse decidere di vendere, la struttura è già pronta per accedere al regime PEX, con una tassazione ridotta sulle plusvalenze.
La nuova architettura consente oggi di guardare oltre la farmacia. La Holding può investire in nuovi immobili, partecipare a società nel settore della distribuzione, e creare un secondo punto vendita. Ha una banca dati interna, un patrimonio autonomo, una credibilità maggiore verso istituti di credito.
È diventata il cuore operativo e patrimoniale di un gruppo familiare, costruito non solo per durare un altro anno, ma per affrontare i prossimi venti con ordine, protezione e libertà strategica. Questo è ciò che accade quando si smette di adattarsi e si sceglie di progettare. Un’impresa storica, se non strutturata, resta vulnerabile. Ma quando incontra una regia patrimoniale consapevole, può diventare un sistema di valore trasmissibile, protetto e pronto per il futuro.
CONCLUDERE SIGNIFICA PROGETTARE IL FUTURO
Il caso della farmacia napoletana non è un’eccezione. È l’esempio concreto di ciò che accade quando un imprenditore sceglie di non lasciare al caso la propria impresa, il patrimonio e la serenità della propria famiglia. Una trasformazione silenziosa ma profonda, in cui ogni passaggio – giuridico, fiscale, organizzativo – è stato progettato per garantire solidità, continuità e protezione.
Leggi anche: “Intervista a Matteo Rinaldi su La Repubblica: Creare una holding di famiglia: tutti i consigli per farlo al meglio”
Molti farmacisti si trovano oggi nella stessa condizione: un’attività redditizia ma ancora gestita come impresa personale; immobili intestati alla persona fisica; familiari coinvolti senza una posizione giuridica chiara; utili che non generano valore strutturato. Una realtà che funziona finché tutto va bene, ma che diventa fragile di fronte a eventi imprevisti o fasi di transizione.
Progettare una Holding familiare, trasformare la ditta individuale, proteggere gli immobili, separare i flussi economici e regolare il passaggio generazionale non è un esercizio teorico. È una strategia concreta per mettere ordine, ridurre i rischi, valorizzare quanto costruito e trasmetterlo nel modo più efficiente.
Non si tratta di soluzioni standard, ma di costruire un’architettura su misura, capace di integrare fiscalità, diritto, governance e pianificazione successoria. Una struttura coerente con la storia dell’impresa e, soprattutto, con il suo futuro. Una regia strategica che previene errori, rigidità e conflitti nei momenti critici. Chi sceglie di agire oggi non lo fa solo per risparmiare imposte. Lo fa per evitare che siano altri a gestire situazioni complesse e per garantire che ciò che ha costruito continui a generare valore, anche quando non sarà più lui a guidarlo.
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