AUMENTO DI CAPITALE: IL SEGRETO PER UN OPERAZIONE DI SUCCESSO DI UNA PMI

Analisi di Bilancio

Data
11.08.2024

Autore
Matteo Rinaldi

L’aumento di capitale è un’operazione finanziaria cruciale per molte aziende, soprattutto quando hanno bisogno di raccogliere fondi per espandere le proprie attività, migliorare la propria infrastruttura o ripagare debiti esistenti.

QUALI SOLUZIONI PER LA DISTRIBUZIONE UTILI AI SOCI

L’aumento di capitale è un’operazione finanziaria mediante la quale una società incrementa il proprio capitale sociale, ossia il totale delle risorse finanziarie che i soci hanno conferito all’azienda. Questa operazione può avvenire attraverso l’emissione di nuove azioni, che vengono offerte agli attuali azionisti o al pubblico, oppure mediante l’incorporazione di riserve o utili non distribuiti. L’obiettivo principale è rafforzare la struttura patrimoniale dell’azienda, migliorando la sua capacità di finanziare nuovi progetti, espandersi o semplicemente sostenere la crescita operativa.

Le circostanze che possono portare un’azienda a decidere per un aumento di capitale sono molteplici. Una delle principali ragioni è la necessità di raccogliere fondi per investimenti significativi, come l’acquisto di nuovi macchinari, l’espansione in nuovi mercati o lo sviluppo di nuovi prodotti.

Un’altra motivazione comune è il miglioramento della situazione finanziaria dell’azienda, magari per ridurre l’indebitamento o per aumentare la liquidità disponibile. In alcuni casi, l’aumento di capitale può essere utilizzato per rafforzare la fiducia degli investitori e migliorare l’immagine dell’azienda sul mercato. In quali circostanze le aziende decidono di effettuare l’aumento di capitale? Lo vediamo nel dettaglio in questo contributo.


AUMENTO DI CAPITALE: COS’E’

L’aumento di capitale può avvenire in due forme principali: mediante l’emissione di nuove azioni o tramite l’aumento del valore nominale delle azioni già esistenti. Nel primo caso, la società emette nuove azioni che possono essere sottoscritte dai soci attuali o da nuovi investitori, apportando così nuove risorse finanziarie. Nel secondo caso, i soci esistenti versano ulteriori somme di denaro che incrementano il valore nominale delle loro azioni, aumentando conseguentemente il capitale sociale.

L’emissione di nuove azioni è spesso accompagnata da un diritto di opzione per i soci esistenti, che permette loro di mantenere la propria quota di partecipazione nella società evitando diluizioni indesiderate. Questo diritto può essere esercitato nei termini stabiliti dall’assemblea straordinaria dei soci e, se non viene esercitato, le azioni non sottoscritte possono essere offerte a terzi.

Un aumento di capitale può avere diversi obiettivi strategici. Oltre a superare crisi di liquidità, può essere utilizzato per finanziare nuovi investimenti, espandere l’attività aziendale, migliorare la struttura finanziaria dell’impresa o rafforzare la posizione competitiva sul mercato. Tuttavia, è importante che l’operazione sia pianificata con cura e trasparenza, coinvolgendo tutti i soci e comunicando chiaramente le motivazioni e gli obiettivi dell’aumento di capitale.


COME FUNZIONA L’AUMENTO DI CAPITALE

L’aumento di capitale è un’operazione attraverso la quale una società può incrementare il proprio capitale sociale, e può avvenire in tre forme principali: a pagamento, a titolo gratuito e in forma mista. Ciascuna di queste modalità è disciplinata dal Codice Civile italiano e ha specifiche caratteristiche che la contraddistinguono.

La modalità a pagamento, regolata dall’art. 2438 del Codice Civile, prevede l’emissione di nuove azioni che vengono offerte in prelazione agli azionisti esistenti, proporzionalmente alle quote già possedute. Questo tipo di aumento richiede il pagamento di un corrispettivo che può variare tra il valore nominale delle azioni e il loro prezzo di mercato. L’aumento di capitale a pagamento è il più comune, in quanto consente alla società di raccogliere nuove risorse finanziarie attraverso conferimenti in denaro. Gli azionisti possono esercitare il diritto di prelazione per acquistare le nuove azioni o vendere questo diritto sul mercato, ottenendo un compenso che compensa la diluizione della loro partecipazione.

L’aumento di capitale a titolo gratuito, disciplinato dall’articolo 2442 del Codice Civile, consiste nel trasferire quote di bilancio dalla voce “riserve” alla voce “capitale sociale”. Questo tipo di aumento non comporta un effettivo incremento del patrimonio netto della società, ma rappresenta un’operazione puramente contabile. Ai soci vengono assegnate nuove azioni senza alcun costo, oppure si aumenta il valore nominale delle azioni esistenti. Questa operazione può essere utile per rafforzare la struttura patrimoniale della società senza richiedere nuovi conferimenti di denaro.

Infine, l’aumento di capitale misto combina entrambe le modalità precedenti, con una parte delle nuove azioni emesse a pagamento e una parte a titolo gratuito. Questa soluzione permette di bilanciare le esigenze di raccolta di nuove risorse finanziarie con la necessità di mantenere una certa struttura patrimoniale. In ogni caso, l’aumento di capitale rappresenta uno strumento fondamentale per le società che desiderano espandersi, migliorare la propria solidità finanziaria o intraprendere nuovi progetti di sviluppo.


AUMENTO DI CAPITALE: VANTAGGI E SVANTAGGI

L’aumento di capitale è una strategia che le società possono adottare per raccogliere fondi attraverso l’emissione di nuove azioni. Questo processo può essere visto con occhi diversi a seconda della prospettiva da cui lo si guarda. Per gli investitori e gli analisti, in particolare, l’aumento di capitale può suscitare preoccupazioni, soprattutto se viene utilizzato frequentemente.

Spesso, infatti, tale pratica viene interpretata come un segnale di difficoltà finanziarie, suggerendo che l’azienda non riesce a generare sufficienti ricavi operativi per sostenere le proprie attività e ha bisogno di finanziamenti esterni per mantenere la solvibilità.

Da un lato, l’aumento di capitale presenta alcuni svantaggi per gli azionisti attuali. Una delle principali critiche riguarda la diluizione delle azioni esistenti. Quando un’azienda emette nuove azioni, il valore delle azioni esistenti può diminuire poiché la quota di proprietà di ciascun azionista si riduce. Questo può portare a una riduzione del valore delle azioni detenute e a una potenziale perdita di controllo per gli azionisti maggioritari. Inoltre, gli investitori potrebbero percepire l’aumento di capitale come un segnale negativo, suggerendo che l’azienda potrebbe non essere in grado di sostenere la propria crescita con i profitti generati dalle operazioni correnti.

D’altra parte, l’aumento di capitale offre anche vantaggi significativi. Il capitale aggiuntivo raccolto può essere utilizzato per finanziare progetti di espansione, acquisizioni strategiche o per rafforzare la struttura finanziaria dell’azienda. Se l’azienda utilizza efficacemente i fondi raccolti e riesce a generare profitti maggiori, i benefici possono superare gli svantaggi iniziali. Gli azionisti potrebbero vedere un aumento dei dividendi e un apprezzamento del valore delle azioni nel lungo periodo.

Inoltre, un’azienda con una solida base di capitale può essere meglio attrezzata per affrontare eventuali turbolenze economiche e per cogliere opportunità di crescita.

Quindi, l’aumento di capitale è una doppia lama che può avere sia effetti negativi che positivi. La chiave per gli azionisti e gli investitori è valutare attentamente le motivazioni e le strategie dell’azienda dietro l’aumento di capitale. Un’azienda trasparente e ben gestita che utilizza i fondi raccolti in modo efficiente può trasformare un potenziale svantaggio in un’opportunità di crescita e prosperità a lungo termine.

– ESEMPIO: AUMENTO DI CAPITALE A PAGAMENTO

Un aumento di capitale a pagamento è una strategia utilizzata dalle società per raccogliere fondi emettendo nuove azioni che vengono vendute agli investitori. Questa operazione, a differenza dell’aumento di capitale a titolo gratuito, rappresenta una vera e propria forma di autofinanziamento poiché la società riceve denaro in cambio delle nuove azioni emesse. Vediamo ora come funziona in termini pratici attraverso un esempio concreto.

Immaginiamo che la ALFA Srl possieda un capitale sociale suddiviso in 1.000 azioni del valore nominale di 150€ ciascuna, con una quotazione di mercato pari a 200€. In questo caso, il capitale sociale sarà quindi pari a 150.000€, mentre il valore di mercato o capitalizzazione corrisponderà a 200.000€. Supponiamo che la società decida di raddoppiare il suo capitale sociale offrendo per ogni titolo azionario vecchio, un’azione nuova. Pertanto, vengono emesse ulteriori 1.000 azioni al prezzo di sottoscrizione di 120€ ciascuna.

Per calcolare il prezzo teorico delle azioni dopo l’aumento di capitale, utilizziamo la seguente formula:

[PTA = \frac{(NVA \times PM) + (NAN \times CS)}{NVA + NAN}]

Dove:

  • PTA è il prezzo teorico dell’azione dopo l’aumento di capitale;

  • NVA è il numero delle vecchie azioni (esistenti prima dell’aumento di capitale);

  • PM è il prezzo di mercato dell’azione prima dell’aumento di capitale;

  • NAN è il numero di azioni nuove;

  • CS è il costo di sottoscrizione delle azioni emesse.

Andando a sostituire i valori sopra descritti, otteniamo:

[PTA = \frac{(1.000 \times 200) + (1.000 \times 120)}{1.000 + 1.000} = 160 \text{ euro}]

Dopo l’aumento di capitale, la situazione della ALFA Srl sarà la seguente:

  • Capitale sociale: 200.000€

  • Numero di titoli: 2.000

  • Valore nominale unitario: 120€

  • Prezzo di mercato: 160 euro

  • Valore di mercato del capitale sociale: 360.000€

Questo esempio illustra come l’aumento di capitale a pagamento possa influenzare i principali parametri finanziari di una società, incrementando il capitale sociale e modificando il prezzo delle azioni sul mercato.


IN CONCLUSIONE

L’aumento di capitale è uno strumento efficace per affrontare crisi di liquidità, ma deve essere adottato nell’ambito di una gestione finanziaria attenta e ben pianificata. Una gestione oculata della liquidità consente di prevenire situazioni critiche e garantire stabilità economica a lungo termine, evitando interventi emergenziali.

Leggi anche: “Intervista a Matteo Rinaldi: ESP, con esperienza a sostegno delle imprese” – La Repubblica

Per un cash flow efficiente, è essenziale implementare un sistema di previsione della tesoreria affidabile e accurato. Monitorare costantemente i flussi di cassa e confrontarli con le previsioni consente di individuare tempestivamente eventuali scostamenti e adottare misure correttive per mantenere l’equilibrio finanziario.

Intervenire rapidamente di fronte a variazioni nei flussi di cassa è cruciale per preservare la salute finanziaria dell’azienda. Solo con una pianificazione strategica e un monitoraggio costante è possibile evitare che le crisi di liquidità si trasformino in problemi strutturali. L’aumento di capitale è una delle tante soluzioni disponibili, ma la priorità deve essere una gestione finanziaria solida e proattiva.

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