PASSAGGIO GENERAZIONALE NELLA FARMACIA: COME PROTEGGERE IL PATRIMONIO E GARANTIRE CONTINUITÀ

02.01.2024
Matteo Rinaldi
In Italia, la maggior parte delle farmacie è ancora gestita in forma individuale, spesso senza alcuna struttura societaria alle spalle e con l’illusione che un testamento ben scritto o una semplice donazione possano bastare per garantire continuità. È un approccio pericoloso. Il vero problema non nasce al momento della successione, ma molto prima: quando si rinuncia a costruire una visione evoluta dell’impresa familiare, confondendo il patrimonio personale con l’azienda, i ruoli con gli affetti, la proprietà con la gestione. La farmacia, per sua natura, ha un valore economico, relazionale e professionale che travalica la figura del singolo titolare. Eppure, continua a essere trattata come un bene da intestare e trasmettere, come se tutto potesse rimanere com’è anche quando cambiano le generazioni, si modificano le normative e il mercato diventa sempre più selettivo e competitivo.
Molti farmacisti si affidano al caso, confidando nel buon senso degli eredi o nella resilienza della struttura attuale, dimenticando che la licenza è personale, che l’ASL può sospendere l’attività, che l’azienda non si trasferisce con una firma e che i figli – anche se uniti – non sono pronti a gestire un’eredità d’impresa senza guida e senza regole. Un evento imprevisto, una premorienza, un’invalidità o anche solo un conflitto familiare possono compromettere l’equilibrio costruito in anni di lavoro, trasformando una farmacia consolidata in una fonte di problemi. Senza una strategia preventiva, la trasmissione rischia di diventare una battaglia tra eredi, un peso fiscale insostenibile o una svendita forzata di un’attività che avrebbe potuto durare altre due generazioni.
Il punto di partenza non è il testamento, ma l’architettura dell’impresa. Solo chi affronta per tempo la trasformazione della farmacia da ditta individuale a Srl, e successivamente il conferimento delle partecipazioni in una Holding familiare, può garantire protezione patrimoniale, flessibilità gestionale e continuità operativa. È questa la scelta che consente di separare la gestione quotidiana dalla titolarità del patrimonio, di creare un governo familiare ordinato, di pianificare la distribuzione degli utili, di proteggere gli immobili e di affrontare il passaggio generazionale con strumenti giuridici e fiscali avanzati, evitando blocchi, imposte non previste e conflitti tra fratelli.
Questo articolo nasce per analizzare, in modo concreto e senza semplificazioni, il percorso più efficace per mettere in sicurezza il futuro della farmacia, tutelare il patrimonio, proteggere la famiglia e predisporre una trasmissione ordinata, anche in presenza di più figli o esigenze differenti tra gli eredi. È il racconto di una strategia, non di un’eredità da liquidare, che parte da una visione imprenditoriale evoluta e arriva alla costruzione di una struttura capace di durare oltre il fondatore.
FARMACIA IN SRL: COME PROTEGGERE IL PATRIMONIO
Trasformare la farmacia da ditta individuale a società a responsabilità limitata (Srl) non è una formalità, ma il primo passo concreto per separare la persona fisica dal rischio imprenditoriale, proteggere il patrimonio personale e creare una struttura trasmissibile. Finché l’attività resta intestata al titolare, ogni evento che lo riguarda – malattia, premorienza, controversie – si riflette direttamente sull’intero complesso aziendale. La farmacia, in questi casi, diventa vulnerabile: l’autorizzazione può essere sospesa, la gestione bloccata, il valore patrimoniale intaccato da passaggi successori non pianificati.
La trasformazione in Srl consente di intestare l’attività a una nuova entità giuridica, mantenendo la licenza personale in uso alla società, previa autorizzazione dell’ASL. Si tratta di un’operazione fiscalmente neutra, se realizzata ai sensi dell’art. 176 del TUIR, che permette il conferimento dell’intera azienda senza generare imposte immediate e senza alterare la continuità operativa. In sostanza, l’attività continua senza interruzioni, ma con un nuovo assetto capace di offrire vantaggi concreti.
Dal punto di vista giuridico, la Srl rappresenta uno scudo: le responsabilità dell’attività non ricadono più direttamente sul patrimonio del titolare. Ma il vero beneficio emerge sul piano strategico: all’interno dello statuto si possono definire regole di governance, clausole di prelazione, diritti particolari per i soci e modalità di subentro dei figli in tempi e ruoli differenti. Inoltre, si crea una struttura flessibile che può essere valorizzata, gestita in comunione tra più eredi o conferita in una holding familiare per un’ulteriore evoluzione dell’assetto patrimoniale.
Chi sceglie di trasformare la farmacia in Srl non lo fa solo per motivi fiscali o per evitare problemi futuri: lo fa per cambiare prospettiva. Perché una farmacia ben strutturata vale di più, è più stabile, più semplice da trasmettere, e soprattutto meno esposta ai rischi personali del titolare. E chi guarda lontano sa che non è solo una questione di forma giuridica, ma di visione imprenditoriale.
HOLDING FAMILIARE PER FARMACIA: COSA CAMBIA DAVVERO
Dopo la trasformazione in Srl, molti titolari si fermano, convinti che l’obiettivo sia raggiunto. Ma chi ha una visione di lungo periodo, soprattutto se ha più figli o intende tutelare immobili e investimenti connessi all’attività, sa che il passaggio successivo – la costituzione di una holding familiare – è ciò che consente davvero di governare il patrimonio, semplificare la successione e proteggere la farmacia da rischi esterni. La Holding non svolge direttamente attività farmaceutica, ma detiene le partecipazioni nella società operativa e può diventare il perno di un’architettura societaria stabile, flessibile, trasmissibile.
Dal punto di vista tecnico, il conferimento delle quote della farmacia in una Holding può avvenire senza generare plusvalenze imponibili, sfruttando il regime del realizzo controllato previsto dall’art. 177, comma 2 del TUIR, se ricorrono i requisiti soggettivi e di controllo. Anche in presenza di partecipazioni qualificate, è possibile accedere al regime del comma 1, valorizzando il conferimento a valori contabili. In entrambi i casi, il vantaggio è netto: si può spostare il controllo a un livello superiore senza imposte, costruendo un assetto di governo che separa l’impresa dal titolare e consente di definire regole condivise tra più soggetti.
Ma la Holding familiare non è solo uno strumento fiscale: è un contenitore patrimoniale e strategico. Può accogliere immobili, investimenti finanziari, riserve generate dalla farmacia, garantendo una gestione unitaria del patrimonio collegato all’attività. All’interno dello statuto è possibile inserire clausole che regolano l’accesso dei nuovi soci, i diritti di voto, la distribuzione degli utili e le condizioni per eventuali uscite. In presenza di figli con ruoli diversi – ad esempio uno farmacista operativo e uno professionista esterno – la holding permette di distinguere diritti gestionali e patrimoniali, evitando conflitti e valorizzando le competenze.
Costituire una Holding familiare è, in questo senso, un atto di regia. Non serve a moltiplicare le società, ma a creare un sistema in cui la proprietà è protetta, la gestione è ordinata e la successione può essere pianificata senza lasciare spazio all’improvvisazione. La farmacia continua a operare con efficienza, ma ciò che la sostiene – capitale, immobili, famiglia – viene organizzato in una struttura che dura nel tempo e che può accompagnare il passaggio tra generazioni senza compromettere la stabilità raggiunta.
SE MUORE IL TITOLARE: COSA SUCCEDE ALLA FARMACIA
Molti farmacisti credono che un testamento ben fatto basti a garantire il passaggio dell’attività ai figli. Ma se la farmacia è ancora intestata a una ditta individuale, la morte del titolare può trasformarsi in una crisi immediata. La licenza farmaceutica, infatti, non si trasferisce automaticamente. L’ASL non è tenuta ad autorizzare gli eredi, neppure se sono farmacisti, e l’attività può essere sospesa, affidata a un reggente provvisorio o addirittura revocata. Nel frattempo, l’azienda entra nel patrimonio ereditario e resta bloccata in attesa di accettazione, volture e – nei casi peggiori – contenziosi tra familiari.
Questa fase, spesso sottovalutata, è quella in cui si perdono più valore, più tempo e più serenità. I figli si trovano a decidere in fretta, con il peso emotivo della perdita e l’urgenza di tenere aperta l’attività. Se non è stato predisposto nulla, ogni azione può diventare un ostacolo: l’accesso ai conti è vincolato, l’inventario della farmacia deve essere rivalutato, i fornitori attendono chiarimenti, i dipendenti vivono nell’incertezza, e la clientela rischia di percepire instabilità. In un settore regolamentato come quello farmaceutico, ogni giorno di confusione può tradursi in perdita di fiducia, blocchi operativi e – nel peggiore dei casi – in sanzioni o procedimenti amministrativi.
In assenza di una struttura societaria, non solo la gestione si blocca, ma il valore della farmacia si deteriora. Le imposte di successione, anche se oggi sospese per aziende trasmesse in linea retta, non sono l’unico problema. Il vero costo è la svalutazione dell’attività, la difficoltà nel reperire liquidità, l’impossibilità di distinguere ciò che apparteneva alla famiglia da ciò che era strumentale all’impresa.
Affrontare per tempo la trasformazione in Srl e il conferimento delle quote in una holding familiare significa prevenire tutto questo. Significa evitare che la morte del titolare diventi un problema operativo, fiscale e relazionale. Significa dare alla farmacia una struttura che resista anche quando il fondatore non può più guidarla. In questa visione si colloca la pianificazione successoria: non come esercizio notarile, ma come atto di protezione verso chi resterà.
PATTO DI FAMIGLIA: GESTIRE LA FARMACIA TRA PIÙ EREDI
Nelle famiglie in cui solo uno dei figli lavora stabilmente nella farmacia, mentre gli altri hanno scelto percorsi diversi, il passaggio generazionale può trasformarsi in un terreno di tensione. Non basta decidere “a chi lasciarla”. Serve uno strumento giuridico capace di assegnare l’attività a chi continuerà a gestirla, tutelando al tempo stesso gli altri eredi. È in questo contesto che il patto di famiglia si rivela fondamentale: una scelta che permette di definire oggi ciò che altrimenti rischierebbe di esplodere domani, quando non sarà più possibile intervenire con lucidità.
Il patto di famiglia – disciplinato dagli articoli 768-bis e seguenti del codice civile – consente di trasferire l’azienda, o le quote della holding che la controlla, al figlio che continuerà l’attività, compensando gli altri legittimari con beni, somme o partecipazioni alternative. Ha valore immediato, non è impugnabile alla morte del disponente e soprattutto garantisce la piena continuità aziendale. Se strutturato in modo corretto, non comporta imposte di successione o donazione nel trasferimento di azienda o partecipazioni tra genitori e figli, a condizione che siano rispettati i requisiti soggettivi e che la gestione venga mantenuta per almeno cinque anni.
Nel contesto di una farmacia familiare, il patto di famiglia può essere lo strumento che evita il frazionamento dell’impresa, l’ingresso di soci inattivi o non qualificati, le contese tra fratelli e la svendita di un patrimonio costruito in decenni. Quando la farmacia è inserita in una Holding, il patto può essere ulteriormente rafforzato da statuti personalizzati: con clausole di intrasferibilità, prelazioni, diritti sospesi in caso di inattività o governance vincolata. È così che si stabiliscono ruoli, si garantiscono equilibri e si distribuiscono i benefici secondo logiche patrimoniali, non affettive.
Il patto non è solo uno strumento notarile: è l’atto più evoluto di pianificazione tra impresa e famiglia. Chi continuerà la gestione avrà il controllo, chi resterà fuori riceverà un valore certo, e tutti sapranno in anticipo quale sarà il futuro della farmacia. È questo il modo più intelligente – e più stabile – per affrontare una successione con più eredi, senza lasciare decisioni delicate alla casualità o al rischio di contenziosi successivi.
CASO REALE: SUCCESSIONE STRUTTURATA DI UNA FARMACIA FAMILIARE A MILANO
Nel centro di Milano, un farmacista settantasettenne porta avanti la sua attività da oltre trent’anni. La farmacia è ancora formalmente intestata a lui, sotto forma di ditta individuale. La moglie, da tempo malata, non è più coinvolta nella gestione. Dei quattro figli, due lavorano all’interno dell’impresa con dedizione crescente. Gli altri due hanno scelto strade completamente diverse, lontane dal mondo farmaceutico. Il patrimonio familiare è concentrato in poche mani: farmacia, immobili, capitali finanziari. Tutto dipende da una sola persona. A protezione di questo sistema, c’è solo un vecchio testamento firmato oltre dieci anni fa.
Durante una cena tra amici, un ex collega racconta come abbia ristrutturato la propria impresa prima del passaggio generazionale. Parla di un progetto che ha coinvolto più livelli: trasformazione in Srl, creazione di una Holding, regole chiare tra figli. Spiega come, grazie all’aiuto di un consulente esperto, sia riuscito a evitare blocchi operativi e tensioni ereditarie. Quella conversazione colpisce il titolare. Il giorno dopo, contatta Matteo Rinaldi, advisor patrimoniale indipendente con esperienza in strutture familiari complesse, e chiede un’analisi riservata. È il primo passo verso una trasformazione profonda.
Il progetto inizia con la costituzione di una Srl operativa, nella quale viene conferita l’intera farmacia in regime di neutralità fiscale, secondo quanto previsto dall’art. 176 del TUIR. La licenza, pur restando formalmente intestata al fondatore, viene concessa in uso alla società, con tutte le autorizzazioni dell’ASL. La farmacia continua a operare senza interruzioni, ma il profilo giuridico cambia radicalmente: l’attività è ora separata dal patrimonio personale, più tutelata, più stabile.
Segue la costituzione di una Holding familiare, anch’essa in forma di Srl. In questa nuova società vengono conferite le partecipazioni della farmacia, l’immobile strumentale e parte del capitale mobiliare. L’operazione avviene in regime di realizzo controllato, ex art. 177, comma 2 del TUIR, senza generare imposte sulle plusvalenze. La struttura prende forma: la Srl gestisce l’operatività, la Holding amministra il patrimonio e diventa lo snodo centrale per il passaggio generazionale.
Lo statuto della Holding viene costruito su misura. Si introducono regole di governance chiare: clausole di prelazione, intrasferibilità delle quote, sospensione dei diritti per i soci inattivi, criteri vincolanti per le nomine. Si definisce il perimetro dei ruoli e delle responsabilità, separando nettamente chi lavora nella farmacia da chi non partecipa alla gestione. La famiglia ottiene un equilibrio nuovo, stabile e condiviso.
Nel frattempo, viene sottoscritta una polizza private insurance intestata alla Holding. Lo strumento permette di isolare il capitale investito, garantire la trasmissione diretta ai beneficiari in caso di eventi successori e ottimizzare la fiscalità dei rendimenti. È una scelta che protegge il valore accumulato, anche nel lungo termine, e che rafforza l’efficienza complessiva della struttura.
Il momento più delicato arriva con la firma del patto di famiglia. I due figli farmacisti ottengono la titolarità della Srl operativa, con ruoli manageriali ben definiti. I fratelli non operativi vengono valorizzati con quote patrimoniali della holding e alcuni immobili secondari. Tutto viene formalizzato in atto pubblico, sottoscritto da tutti i legittimari. La famiglia sceglie la via della chiarezza e della stabilità. Grazie alla normativa vigente, l’operazione beneficia dell’esenzione da imposta di successione e donazione prevista dall’art. 3, comma 4-ter del D.lgs. 346/1990. Nessun contenzioso, nessuna spaccatura.
Oggi, la farmacia funziona con un nuovo assetto. I figli farmacisti gestiscono l’attività con autonomia operativa. I fratelli restano soci patrimoniali della holding, senza ruoli gestionali. Il patrimonio è protetto, la fiscalità è sotto controllo, anche i nipoti minorenni sono inclusi nella strategia di lungo periodo. La ditta individuale non esiste più. Al suo posto, una struttura pronta a garantire continuità, coesione e trasmissibilità.
Questo non è solo un caso di passaggio generazionale riuscito. È l’esempio concreto di come una farmacia possa smettere di essere una proprietà personale per diventare un progetto condiviso. Non è stato un testamento a fare la differenza. È stata una decisione presa per tempo, con lucidità e visione. Il titolare non si è chiesto “a chi lascerò tutto?”, ma “cosa accadrebbe se domani non potessi più decidere nulla?”.
È da quella domanda che è cominciato il cambiamento. E oggi, grazie a una struttura solida, la farmacia non è più un’eredità da dividere, ma un’impresa da governare, in modo professionale, protetto e strategico.
CONCLUDERE NON SIGNIFICA TRASFERIRE: SIGNIFICA GOVERNARE IL FUTURO
Nel caso che abbiamo analizzato, tutto inizia con una cena e una frase ascoltata quasi per caso. Ma la vera svolta arriva quando il titolare capisce che non si tratta solo di decidere “a chi lasciare la farmacia”, ma di costruire un sistema capace di funzionare anche senza di lui. Nessun atto isolato avrebbe potuto risolvere la complessità familiare, patrimoniale e fiscale che circondava quella farmacia. Solo un progetto integrato ha trasformato un’eredità fragile in una struttura duratura. E ciò che vale per una famiglia milanese, vale anche per tante altre realtà che oggi si trovano nella stessa situazione, spesso senza rendersene conto.
Leggi anche: “Intervista a Matteo Rinaldi su La Repubblica: Creare una holding di famiglia: tutti i consigli per farlo al meglio”
Questo articolo ha mostrato come una farmacia gestita in forma individuale possa diventare un’impresa familiare moderna attraverso passaggi concreti: la trasformazione in Srl, il conferimento in una holding, l’inserimento di strumenti come la private insurance, la definizione di una governance ordinata e la stipula di un patto di famiglia. Tutti elementi che consentono non solo di evitare il caos successorio, ma di preservare valore, relazioni, capitale umano e patrimoniale. Non si tratta di moltiplicare le società, ma di mettere ordine, creare equilibrio, proteggere chi resta. È un cambio di mentalità: da “lasciare qualcosa” a “preparare ciò che verrà”.
Chi aspetta sperando che nulla accada, spesso lascia un’eredità confusa e una famiglia divisa. Chi invece decide di agire oggi, può governare il domani con chiarezza. Se anche tu ti riconosci in parte di questo percorso, se la tua farmacia ha una storia ma non ancora una strategia, valuta una consulenza riservata. Perché la differenza non sta nel patrimonio, ma nella visione. E il momento giusto per costruirla è adesso.
Approfondisci il Nostro Servizio sulla Holding: CLICCA QUI
📩 Vuoi capire come applicare questo modello alla tua realtà? Richiedi ora una consulenza riservata
STRATEGIE PER LA TUTELA DEL PATRIMONIO E LA CONTINUITÀ FAMILIARE
In uno scenario economico sempre più incerto e interconnesso, proteggere il patrimonio non è soltanto una scelta prudente, ma una decisione strategica per garantirne continuità e crescita. Una pianificazione evoluta consente di proteggere gli asset da rischi esterni, ottimizzare la fiscalità e predisporre strumenti avanzati per il trasferimento generazionale.
Matteo Rinaldi opera a Milano, tra i principali centri finanziari europei, ed è riconosciuto per la capacità di strutturare soluzioni personalizzate nella gestione di patrimoni complessi.
La sua formazione avanzata — che include un Master in Avvocato d’Affari e una specializzazione in Family Office — gli consente di affrontare con visione integrata anche i contesti più articolati, dove la protezione patrimoniale richiede una regia solida tra fiscalità, governance e continuità generazionale.
La sua consulenza è rivolta a imprenditori, famiglie e gruppi con capitali significativi, tra cui HNWI (High Net Worth Individuals), che necessitano di soluzioni patrimoniali su misura e robuste.
Ogni incarico inizia con un’analisi riservata e accurata della situazione patrimoniale, per individuare vulnerabilità e opportunità, definendo una strategia concreta, mirata e coerente con gli obiettivi del cliente.
🛡️ Vuoi blindare le partecipazioni societarie e proteggere il tuo patrimonio personale da creditori, contenziosi o eventi imprevisti? Una struttura corretta consente di segregare gli asset, ridurre l’esposizione al rischio e migliorare l’efficienza fiscale.
🛡️ Stai pianificando il passaggio generazionale e desideri un trasferimento ordinato, sostenibile e privo di conflitti familiari? Uno statuto ben congegnato e una governance stabile assicurano continuità e preservano il valore nel tempo.
🛡️ Hai progetti di espansione all’estero e vuoi mantenere il pieno controllo sul capitale? Strutture giuridiche avanzate permettono di proteggere gli asset, ottimizzare la fiscalità e garantire la sicurezza patrimoniale, anche in contesti internazionali.
Non è lo strumento a fare la differenza, ma la regia con cui viene pensato, calibrato e integrato nel disegno patrimoniale complessivo. Matteo Rinaldi e il suo team affiancano imprenditori e famiglie nella definizione di assetti solidi e duraturi, con un approccio multidisciplinare che coniuga competenze giuridiche, fiscali e organizzative.
IL VALORE DELLA NOSTRA CONSULENZA
Proteggere il patrimonio, ridurre i rischi e valorizzare il capitale richiede visione, metodo ed esperienza. La nostra consulenza offre risposte chiare, applicabili e riservate, in un contesto di alta complessità.
👉 Una sessione dedicata per ottenere indicazioni operative immediate e una visione solida per la tutela e la valorizzazione del tuo patrimonio.
«Le questioni legali e fiscali non possono più essere affrontate a posteriori: i rischi sono troppo alti, e le soluzioni tardive sono complesse, lunghe e costose.»
Matteo Rinaldi
60 minuti | 300,00 euro + IVA
Il primo passo verso una regia consapevole del tuo patrimonio.
VUOI MAGGIORI INFORMAZIONI?
Siamo qui per aiutarti! Chiama subito al ☎ +39 02 87348349. Prenota la tua consulenza. Puoi scegliere tra una video conferenza comoda e sicura o incontrarci direttamente nei nostri uffici a Milano.