LEGGE DI BILANCIO 2025: TRASFORMAZIONE AGEVOLATA IN SOCIETÀ SEMPLICE

liquidazione della quota del socio

Data
29.01.2025

Autore
Matteo Rinaldi

La riforma fiscale 2025 ha reintrodotto la possibilità di trasformare agevolmente una SRL in Società Semplice. Questa trasformazione permette di ridurre i costi amministrativi, semplificare la gestione degli immobili e ottimizzare la pianificazione patrimoniale con un regime fiscale agevolato. Con l’imposta sostitutiva ridotta all’8%, i soci godono di minori oneri fiscali, migliorando l’efficienza gestionale. Approfitta di questa opportunità per ridurre il carico fiscale e ottimizzare la gestione dei tuoi immobili.

TRASFORMAZIONE AGEVOLATA SRL IN SOCIETÀ SEMPLICE: COME FUNZIONA?

La Legge di Bilancio 2025 ha reintrodotto la possibilità di trasformare agevolmente una SRL immobiliare in Società Semplice, offrendo importanti vantaggi fiscali e operativi. Questa normativa riprende quanto già previsto dall’articolo 1, commi da 115 a 120, della Legge 208/2015, confermando un percorso agevolato per gli imprenditori interessati a ottimizzare la gestione del patrimonio immobiliare.

Le SRL immobiliari, sebbene siano una struttura diffusa per la gestione patrimoniale, presentano oneri fiscali e amministrativi elevati, oltre a vincoli operativi che limitano la flessibilità nelle decisioni di gestione. In un contesto economico e normativo sempre più complesso, è essenziale per gli imprenditori individuare soluzioni che consentano di ridurre i costi di gestione e aumentare l’efficienza operativa.

La possibilità di trasformare una SRL immobiliare in Società Semplice deve essere considerata come una strategia di lungo termine per migliorare la gestione fiscale, semplificare le operazioni di locazione e tutelare il patrimonio aziendale. Questo percorso si rivela particolarmente utile per chi possiede immobili da amministrare in modo più dinamico o per le società in fase di liquidazione che intendono ridurre il carico burocratico.

Per valutare se questa opzione sia vantaggiosa per la tua impresa, è essenziale analizzare il quadro normativo, i benefici fiscali e operativi disponibili e il processo di trasformazione. Ogni scelta patrimoniale richiede un’analisi approfondita delle soluzioni in base alle esigenze specifiche del tuo business. Scopri nell’articolo come la trasformazione in Società Semplice possa rafforzare la tua strategia di gestione patrimoniale.


PROCEDURA OPERATIVA DELLA TRASFORMAZIONE

Per trasformare una SRL immobiliare in Società Semplice è necessario seguire una serie di passaggi chiave:

  1. Verifica dei Requisiti: Controllare che la società soddisfi i criteri previsti dalla normativa per accedere all’agevolazione.
  2. Delibera Assembleare: Convocare l’assemblea straordinaria dei soci per approvare la trasformazione e modificare l’atto costitutivo.
  3. Redazione e Deposito del Progetto di Trasformazione: Elaborare un documento che illustri le modalità della trasformazione e depositarlo presso il Registro delle Imprese.
  4. Atto Notarile di Trasformazione: Formalizzare la trasformazione davanti a un notaio e registrare l’atto presso la Camera di Commercio.
  5. Adempimenti Fiscali e Contabili: Aggiornare la posizione fiscale della società e comunicare la variazione all’Agenzia delle Entrate.

L’intero processo deve essere seguito con attenzione per evitare contestazioni e garantire il corretto accesso ai benefici fiscali previsti.


VANTAGGI FISCALI DELLA TRASFORMAZIONE

Uno degli aspetti più rilevanti della trasformazione è il regime fiscale favorevole rispetto a quello di una SRL:

  • Imposta sostitutiva ridotta: La trasformazione consente di applicare un’imposta sostitutiva dell’IRES e dell’IRAP, pari all’8% sul valore degli immobili.
  • Eliminazione della doppia imposizione: I redditi vengono imputati direttamente ai soci, evitando la tassazione sugli utili societari.
  • Minori costi amministrativi: La Società Semplice non è soggetta agli stessi oneri burocratici e contabili delle SRL, riducendo il carico fiscale complessivo.

GESTIONE DELLA SUCCESSIONE PATRIMONIALE

La trasformazione in Società Semplice offre vantaggi significativi anche in ottica di pianificazione patrimoniale e passaggio generazionale:

  • Semplificazione della successione: La quota di una Società Semplice può essere trasmessa agli eredi senza le rigidità tipiche delle quote di una SRL.
  • Riduzione della tassazione: La successione patrimoniale con una Società Semplice può beneficiare di imposte ridotte rispetto alla successione di quote di una SRL immobiliare.
  • Maggiore controllo familiare: I soci possono adottare regole statutarie che garantiscano il mantenimento del patrimonio all’interno della famiglia.

Questa struttura societaria consente quindi una gestione più flessibile e meno onerosa rispetto a una SRL, evitando problematiche successorie complesse e garantendo continuità nella gestione degli immobili.


IMPATTO SUI CONTRATTI DI LOCAZIONE

Uno degli aspetti più rilevanti della trasformazione riguarda i contratti di locazione in essere:

  • Continuità dei contratti: La trasformazione non comporta l’estinzione dei contratti di locazione esistenti, che restano validi anche dopo il passaggio a Società Semplice.
  • Regime fiscale semplificato: I redditi derivanti dalla locazione vengono tassati direttamente in capo ai soci, senza doppia imposizione.
  • Maggiore flessibilità gestionale: I soci possono gestire gli immobili con maggiore autonomia, senza gli obblighi amministrativi imposti alle SRL.

La trasformazione consente quindi una gestione più snella e conveniente delle locazioni, con benefici sia in termini fiscali che operativi.


I REQUISITI SOGGETTIVI DELLE SOCIETÀ

L’accesso alla trasformazione agevolata in Società Semplice è riservato a categorie specifiche di società che rispettano criteri normativi e fiscali. È indicata per imprese che mirano a ottimizzare la gestione immobiliare e ridurre il carico fiscale e le rigidità amministrative delle SRL. La verifica dei requisiti è fondamentale per evitare contestazioni fiscali, accedere alle agevolazioni e pianificare la trasformazione con controllo strategico. Un’analisi accurata consente di valutare l’impatto economico e patrimoniale, ottimizzando la gestione futura.

Per la trasformazione, la società deve essere una SRL immobiliare o una società commerciale con immobili non strumentali, destinati a investimento anziché a operazioni operative. Un requisito chiave è che la società non svolga attività d’impresa, concentrandosi sulla gestione patrimoniale senza compravendite o locazioni su larga scala, per evitare rischi di elusione fiscale.

Il rispetto delle norme per l’imposta sostitutiva agevolata è cruciale. La trasformazione deve rispettare modalità e scadenze per evitare la perdita delle agevolazioni e l’applicazione di imposte ordinarie su plusvalenze o riserve non affrancate. Il mancato rispetto dei requisiti può comportare la decadenza dei benefici fiscali e accertamenti.

Se la società soddisfa i criteri, la trasformazione in Società Semplice diventa un’opportunità strategica per una gestione immobiliare più flessibile, con riduzione della pressione fiscale e ottimizzazione patrimoniale a lungo termine.


PERIZIA DI STIMA PER LA TRASFORMAZIONE DA SRL A SOCIETÀ SEMPLICE

Uno degli aspetti fondamentali della trasformazione da SRL a Società Semplice è la necessità di redigere una perizia di stima del patrimonio, che non riguarda solo gli immobili posseduti dalla società, ma anche l’intero patrimonio aziendale. Questa perizia, redatta da un professionista abilitato, ha lo scopo di determinare il valore effettivo del patrimonio societario, assicurando che la trasformazione avvenga nel pieno rispetto delle normative fiscali, civilistiche e delle disposizioni del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR).

In particolare, la perizia di stima deve essere conforme agli articoli 9 e 10 del TUIR, che regolano la valutazione fiscale del patrimonio e la corretta applicazione degli ammortamenti, nonché il trattamento fiscale delle plusvalenze derivanti dalla cessione di beni aziendali.

L’importanza della perizia di stima risiede nei seguenti aspetti:

  • Corretta determinazione del valore degli immobili e del patrimonio: La valutazione precisa evita contestazioni dall’Agenzia delle Entrate, che potrebbe ritenere inadeguata una stima troppo bassa o una mancata inclusione di beni. La perizia deve rispettare i principi del TUIR, in particolare l’articolo 53, per prevenire sanzioni fiscali sulle plusvalenze.
  • Base per il calcolo dell’imposta sostitutiva: L’imposta sostitutiva su IRES e IRAP (8%) si calcola sul valore periziato, base per l’adempimento fiscale. Il TUIR prevede l’applicazione dell’imposta sulle riserve non distribuite e plusvalenze latenti, garantendo correttezza e trasparenza.
  • Trasparenza per i soci: La perizia offre una visione chiara del patrimonio, consentendo ai soci di verificare il valore degli asset prima della trasformazione. Ciò evita controversie future e facilita una pianificazione patrimoniale e successoria efficace.

La perizia deve includere il valore degli immobili, la valutazione di liquidità, crediti, debiti e beni strumentali o finanziari, garantendo conformità alle disposizioni fiscali. Il TUIR prevede che le plusvalenze da cessione di beni patrimoniali non strumentali siano tassate come reddito, se non correttamente gestite. Da allegare alla documentazione della trasformazione, la perizia è essenziale per applicare le agevolazioni fiscali ed evitare contestazioni. La sua accuratezza è cruciale per il successo della trasformazione societaria, fungendo da riferimento per l’adeguamento fiscale e patrimoniale secondo il TUIR e la normativa vigente.


TASSAZIONE DELLA SOCIETÀ: IMPONIBILE SOSTITUTIVA SU REDDITO E IRAP

La trasformazione societaria che prevede l’applicazione di un’imposta sostitutiva dell’IRES e dell’IRAP rappresenta un meccanismo fiscale pensato per semplificare e agevolare il processo di trasformazione. In particolare, questa imposta si applica al valore normale degli immobili della società, al netto del costo fiscale riconosciuto.

Il valore normale degli immobili corrisponde al prezzo di mercato, ossia quello che l’immobile potrebbe raggiungere in una transazione commerciale ordinaria. Il costo fiscale riconosciuto comprende le spese effettivamente sostenute dalla società per l’acquisto o la valorizzazione dell’immobile, nonché gli ammortamenti e le eventuali deduzioni fiscali applicate durante il periodo di possesso.

L’imposta sostitutiva viene calcolata applicando un’aliquota dell’8% su questo valore netto, sostituendo così le imposte ordinarie come l’IRES (Imposta sul Reddito delle Società) e l’IRAP (Imposta Regionale sulle Attività Produttive), che sarebbero normalmente dovute in caso di trasformazione societaria. Questo sistema consente una significativa semplificazione fiscale, poiché il calcolo dell’imposta non dipende più dai risultati economici della società, ma è basato sul valore degli immobili ricevuti dalla società stessa. Di conseguenza, la tassazione diventa più prevedibile e meno onerosa, con una gestione fiscale facilitata.

Inoltre, il pagamento dell’imposta sostitutiva può essere dilazionato in due rate, con scadenze al 30 giugno 2025 e il 30 novembre 2025. Questa modalità agevola le imprese nella gestione del flusso di cassa, distribuendo gli oneri fiscali ed evitando un impatto eccessivo in un’unica soluzione.

L’introduzione dell’imposta sostitutiva semplifica la gestione fiscale, riducendo gli adempimenti della tassazione ordinaria e garantendo maggiore prevedibilità. Le aziende che avviano una trasformazione societaria possono così ottimizzare la pianificazione fiscale e patrimoniale, riducendo il rischio fiscale legato a una struttura più complessa e alla gestione degli immobili ricevuti nel processo di trasformazione.


TASSAZIONE DEI SOCI: ESENZIONI E CONDIZIONI PER LA CESSIONE DEGLI IMMOBILI RICEVUTI NELLA TRASFORMAZIONE

Per quanto riguarda i soci, la tassazione sui beni immobili ricevuti in seguito alla trasformazione societaria non avviene immediatamente. I soci non sono soggetti a un’imposizione immediata, ma devono rispettare un quinquennio di detenzione degli immobili per poter godere del beneficio fiscale.

In pratica, se i soci decidono di cedere gli immobili prima della fine di questo periodo, l’imposizione fiscale diventa retroattiva e l’imposta dovuta sarà calcolata come se gli immobili fossero stati venduti senza il vantaggio della trasformazione societaria. In questa situazione, si applica una tassazione ordinaria sui guadagni derivanti dalla vendita, che potrebbe essere più gravosa rispetto all’imposta sostitutiva pagata dalla società durante la trasformazione.

Il periodo di detenzione quinquennale è stato introdotto come misura di stabilizzazione fiscale, per evitare che i benefici fiscali derivanti dalla trasformazione societaria vengano sfruttati per eludere il fisco. L’obiettivo è incentivare i soci a mantenere a lungo gli immobili ricevuti, favorendo un approccio di investimento stabile e riducendo il rischio che vengano effettuate cessioni premature al fine di ottenere vantaggi fiscali temporanei.

Questa restrizione temporale non solo incentiva un investimento stabile, ma funge anche da controllo fiscale per evitare un uso improprio dei benefici della trasformazione societaria. I soci che rispettano il periodo di detenzione quinquennale potranno godere dei vantaggi fiscali senza imposte aggiuntive, mentre chi cede gli immobili prima sarà soggetto alla tassazione ordinaria sui guadagni, con un’imposizione potenzialmente più gravosa. Il quinquennio di detenzione incentiva la pianificazione patrimoniale a lungo termine, offrendo vantaggi fiscali in cambio dell’impegno a mantenere i beni ricevuti con la trasformazione societaria, garantendo così una gestione fiscale favorevole.


EFFETTI AI FINI DEL QUINQUENNIO PER LA TASSAZIONE DELLE PLUSVALENZE IMMOBILIARI

Se un immobile viene ceduto entro cinque anni dalla trasformazione societaria, la plusvalenza è calcolata sul valore storico, aumentando l’imposizione fiscale. Di conseguenza, una cessione a breve termine risulta meno vantaggiosa rispetto a una effettuata dopo il quinquennio, poiché non si applicano le agevolazioni previste dal nuovo regime fiscale.

Soluzione: Mantenere gli immobili per almeno cinque anni evita imposte sulle plusvalenze e consente di accedere a un regime fiscale più favorevole.

Questa normativa richiede una pianificazione attenta. Una vendita immediata comporta una tassazione maggiore, mentre attendere il quinquennio permette di ottimizzare la gestione fiscale. È quindi essenziale valutare i tempi di cessione per massimizzare i benefici fiscali e patrimoniali.


IMPOSIZIONE INDIRETTA

La trasformazione societaria non è soggetta a imposta di registro proporzionale, ma solo a una imposta fissa, comportando una significativa riduzione dei costi rispetto ad altre operazioni di trasferimento immobiliare. In particolare, l’imposta di registro è fissata a 200 euro, così come l’imposta ipotecaria e l’imposta catastale, ciascuna pari a 200 euro.

Questo vantaggio fiscale consente di abbattere gli oneri legati alla conversione e facilita l’operazione di trasformazione, rendendola un’opzione più conveniente rispetto ad altri processi di trasferimento o cessione di beni immobili. L’applicazione di un’imposta fissa, anziché proporzionale, permette alle società di gestire meglio la pianificazione fiscale, con un impatto economico più prevedibile e meno gravoso.


VANTAGGI NELLA GESTIONE DEGLI IMMOBILI

La trasformazione societaria offre numerosi vantaggi nella gestione degli immobili, consentendo alle imprese di ottimizzare non solo la struttura patrimoniale, ma anche gli aspetti fiscali legati alla proprietà e gestione degli asset immobiliari. Uno dei principali vantaggi consiste nella possibilità di mantenere gli immobili all’interno della struttura societaria, evitando il ricorso a trasferimenti che potrebbero comportare un onere fiscale maggiore. La centralizzazione della proprietà immobiliare in un’unica entità societaria permette una gestione più efficiente, con maggiore flessibilità nel gestire le risorse aziendali, come il flusso di cassa e la pianificazione delle uscite fiscali.

Inoltre, la trasformazione societaria permette di sfruttare le agevolazioni fiscali previste per le operazioni societarie, come l’imposta sostitutiva in luogo delle imposte ordinarie sui redditi, riducendo l’onere fiscale sulle plusvalenze derivanti dalla cessione degli immobili. Questo regime fiscale favorisce l’accumulo di valore e la pianificazione patrimoniale a lungo termine.

La gestione centralizzata degli immobili semplifica la pianificazione degli investimenti, riduce i costi operativi e ottimizza l’uso delle risorse aziendali, garantendo maggiore liquidità e sostenibilità. La trasformazione societaria offre vantaggi strategici, riducendo costi di trasferimento e gestione, creando opportunità di ottimizzazione fiscale ed efficienza e favorendo una pianificazione patrimoniale più stabile e a lungo termine.


CONCLUSIONI

La trasformazione da SRL a Società Semplice non è solo una procedura burocratica, ma una strategia fiscale e patrimoniale potente che può portare significativi vantaggi a lungo termine per gli imprenditori immobiliari. Grazie alla riduzione degli oneri fiscali, alla semplificazione della gestione amministrativa e alla possibilità di ottimizzare la pianificazione successoria, questa scelta consente di massimizzare il valore degli immobili e di migliorare l’efficienza operativa dell’impresa. Le opportunità offerte da questo regime agevolato sono numerose, ma è fondamentale navigare correttamente tra i requisiti normativi, i passaggi burocratici e le scadenze fiscali per evitare problematiche future.

Leggi anche: “Una Società semplice per gestire il patrimonio immobiliare: perché conviene?” – Intervista a Matteo Rinaldi – La Repubblica

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