TRUST: PROTEZIONE PATRIMONIALE, CONTINUITÀ AZIENDALE E PIANIFICAZIONE SUCCESSORIA

31.08.2024
Matteo Rinaldi
Il Trust è un efficace strumento di protezione patrimoniale, continuità aziendale e pianificazione successoria, garantendo la segregazione degli asset e una gestione strategica nel tempo. Consente di preservare il patrimonio da rischi legali e fiscali, assicurando stabilità e controllo. La sua efficacia dipende dalla corretta strutturazione e da una pianificazione accurata, adattata alle esigenze specifiche del Disponente e dei Beneficiari.
COS’E’ IL TRUST
Il Trust è un istituto giuridico di origine anglosassone, concepito per gestire e assicurare la protezione patrimoniale. Questo strumento risulta essenziale per una tutela patrimoniale efficace, salvaguardando gli interessi di uno o più beneficiari o perseguendo specifici obiettivi strategici.
La flessibilità del Trust consente configurazioni giuridiche su misura, adattandosi a esigenze diversificate, dall’amministrazione di asset familiari alla pianificazione successoria. È un mezzo prezioso per garantire continuità e sicurezza economica a lungo termine.
Tra i principali vantaggi del Trust vi è la protezione contro aggressioni da parte di creditori o pretese legali. Rappresenta un efficace strumento di segregazione patrimoniale, utile in contesti complessi, dove la salvaguardia degli asset è cruciale per il benessere finanziario e la stabilità familiare. Inoltre, il Trust consente di mantenere un controllo strategico sui beni, garantendo che siano gestiti secondo le volontà del Disponente, anche dopo la sua scomparsa, preservando il valore attraverso le generazioni.
In questo articolo esploreremo il funzionamento del Trust, approfondendo i suoi vantaggi e le potenzialità nella protezione patrimoniale. Analizzeremo le diverse tipologie di Trust disponibili, le modalità di gestione e gli aspetti legali e fiscali da considerare, offrendo una panoramica su come implementare questa struttura per massimizzare i benefici e garantire una solida tutela del patrimonio per il futuro.
COME FUNZIONA
Istituendo un Trust, il Disponente (Settlor) trasferisce la titolarità dei propri beni (liquidità, immobili, titoli, azioni, quote societarie, ecc.) a un altro soggetto, il Trustee, al quale sono attribuiti poteri e doveri propri di un vero proprietario. Il Trustee ha il compito di gestire il patrimonio conferito secondo il programma definito dal Disponente e descritto nell’Atto Istitutivo del Trust, a favore di uno o più soggetti, i Beneficiari, o per il raggiungimento di un determinato obiettivo.
Un Trust valido produce necessariamente effetti giuridici distintivi:
- Separazione e segregazione del patrimonio: i beni conferiti in Trust diventano un’entità “patrimoniale separata”, distinta sia dal patrimonio del Disponente sia da quello del Trustee. Tali beni, essendo segregati, sono protetti da pretese di terzi.
- Trasferimento della proprietà all’amministratore: il Trustee diventa titolare legale dei beni, esercitando diritti e doveri senza confondere il patrimonio del Trust con il proprio patrimonio personale.
- Gestione fiduciaria vincolata: il Trustee deve amministrare i beni in conformità agli obiettivi del Trust, assicurando il raggiungimento dello scopo stabilito nell’Atto Istitutivo.
Va sottolineato che, sebbene l’effetto segregativo e protettivo del Trust rappresenti uno dei suoi principali vantaggi, il legislatore italiano ha delineato alcune situazioni in cui il Trust non può trovare applicazione. Ad esempio, non è possibile proteggere mediante Trust gli atti soggetti ad azione revocatoria ordinaria (art. 2901 del Codice Civile) o fallimentare (artt. 64 e 67 R.D. n. 267/1942).
– I SOGGETTI
I soggetti del Trust sono generalmente quattro:
- Il Disponente: è il soggetto che trasferisce i beni al Trust, spossessandosene. Attraverso l’Atto Istitutivo, definisce le regole e gli obiettivi del Trust.
- Il Trustee: è il soggetto (diverso dal Disponente) che assume la titolarità dei beni e li gestisce in base alle istruzioni contenute nell’Atto Istitutivo. Il Trustee agisce con doveri fiduciari, garantendo che i beni siano amministrati secondo le finalità stabilite.
- I Beneficiari: sono i soggetti che beneficiano dei beni conferiti al Trust, ove siano individuati nell’Atto Istitutivo. Possono essere:
- Beneficiari di reddito: ricevono i proventi generati dal Trust.
- Beneficiari del fondo: ottengono il patrimonio alla conclusione del Trust.
- Beneficiari con posizione sovrapposta: combinano entrambi i ruoli sopra citati.
- Il Guardiano (figura eventuale): se nominato, ha il compito di vigilare sull’operato del Trustee e sull’osservanza delle regole del Trust. Può avere il potere di revocare il Trustee in determinate circostanze.
– LA DURATA
La Convenzione dell’Aja richiede esplicitamente che sia determinata una durata del Trust, affidando questo compito alla legge scelta dal Disponente.
L’Atto Istitutivo può inoltre prevedere che il Trust venga risolto prima del termine finale prestabilito. Questo può accadere in caso di: (i) raggiungimento anticipato dello scopo perseguito; (ii) impossibilità di raggiungere lo scopo; (iii) volontà unanime dei Beneficiari, se consentito dalla legge regolatrice o dall’Atto Istitutivo. Alla cessazione del Trust, il patrimonio rimanente viene liquidato e distribuito fra i Beneficiari secondo le disposizioni contenute nell’Atto Istitutivo.
ISTITUIRE UN TRUST
Istituire un Trust è una scelta strategica che richiede una pianificazione accurata. Questo strumento può essere adottato per garantire protezione patrimoniale, pianificazione successoria o gestione fiduciaria degli asset. Tuttavia, è essenziale comprendere le implicazioni legali e fiscali prima di procedere.
Il Trust è altamente versatile e consente di conferire diverse tipologie di beni, tra cui:
– TIPOLOGIA DI BENI CONFERIBILI
Un Trust può includere diverse categorie di beni, tra cui:
- Quote societarie e azioni: partecipazioni in società private o pubbliche, utili per garantire la continuità aziendale e proteggere il controllo societario.
- Fondi monetari e conti bancari: risorse liquide per la gestione corrente o per specifici scopi, come il finanziamento di progetti futuri.
- Titoli finanziari: obbligazioni, fondi di investimento o altri strumenti finanziari che possono generare reddito per i Beneficiari.
- Immobili: case, appartamenti, terreni o proprietà commerciali, spesso utilizzati per generare redditi da locazione o come patrimonio familiare.
- Automobili, imbarcazioni e aeromobili: beni mobili registrati che possono essere gestiti o messi a reddito.
- Opere d’arte, gioielli e collezioni: beni di alto valore culturale o economico, la cui conservazione e gestione richiedono attenzione particolare.
– FUNZIONI DEL TRUST
Il Trust può essere progettato per soddisfare una varietà di obiettivi, tra cui:
- Copertura per spese sanitarie future, garantendo fondi per cure mediche o assistenza.
- Finanziamento dell’educazione e della formazione scolastica, attraverso risorse destinate ai figli o ai Beneficiari designati.
- Gestione di attività imprenditoriali, fornendo liquidità e assicurando la crescita aziendale.
- Conservazione e valorizzazione di opere d’arte o collezioni, proteggendo il valore culturale e patrimoniale nel tempo.
- Finanziamento di attività benefiche, sostenendo cause di interesse pubblico o progetti filantropici.
– CONSIDERAZIONI IMPORTANTI
- Proprietà effettiva dei beni: solo i beni già di proprietà del Disponente possono essere conferiti al Trust. Non è possibile includere beni futuri o beni non specificati, come quote generiche di fondi comuni d’investimento.
- Specificità dei beni conferiti: è essenziale che i beni siano chiaramente identificati e trasferiti al Trust in modo formale.
– GESTIONE DEI BENI DURANTE IL TRUST
Durante la durata del Trust, il Trustee può intraprendere diverse azioni per ottimizzare il patrimonio:
- Alienazione dei beni: vendere beni per generare liquidità o migliorare il portafoglio del Trust.
- Affitto di immobili o beni mobili registrati: generare reddito passivo da locazioni o noleggi.
- Amministrazione attiva: adottare strategie per mantenere o incrementare il valore dei beni conferiti.
Grazie alla sua flessibilità, il Trust consente di adattare la gestione dei beni alle esigenze dei Beneficiari, garantendo protezione patrimoniale e una pianificazione efficiente del futuro.
CASO STUDIO: SOLUZIONE STRATEGICA DI TRUST PER LA CONTINUITÀ AZIENDALE E L’OTTIMIZZAZIONE PATRIMONIALE
Giulia, un’imprenditrice veneziana di grande successo, ha costruito la sua carriera e il suo patrimonio con determinazione e resilienza. Rimasta vedova in giovane età, ha ereditato dal marito due aziende di famiglia e le ha trasformate in realtà di riferimento nel panorama imprenditoriale veneto. Oggi, il suo patrimonio comprende una villa storica affacciata sulla laguna, un appartamento affittato nel cuore di Venezia, un portafoglio di titoli e le partecipazioni aziendali, che continuano a crescere sotto la sua guida.
Nonostante i suoi successi, Giulia è consapevole dell’importanza di pianificare il futuro del suo patrimonio e dei suoi figli ancora giovani. La sua preoccupazione principale è garantire la continuità aziendale e proteggere i suoi beni da eventuali rischi legali e fiscali, assicurando al contempo una gestione ottimale e strategica delle sue risorse. Per questo, decide di affidarsi a Matteo Rinaldi, esperto di strutture Holding, protezione patrimoniale e corporate finance, per istituire un Trust personalizzato in grado di tutelare il suo patrimonio e facilitare il passaggio generazionale delle sue imprese.
Struttura Innovativa del Trust di Giulia:
- Clausole di Governance Dinamiche: il Trust prevede regole flessibili che si adattano a variazioni normative e cambi di assetto aziendale, consentendo di modificare la governance in base alle necessità future.
- La nuda proprietà della villa familiare, mantenendo l’usufrutto per continuare a viverci, proteggendo così un bene di grande valore affettivo e storico.
- L’appartamento affittato, i cui redditi saranno gestiti dal Trustee per sostenere le spese di istruzione e mantenimento dei figli.
- Le partecipazioni nelle sue aziende, accompagnate da direttive precise per garantire la crescita e la stabilità delle imprese, preservando il controllo aziendale e reinvestendo gli utili.
- Integrazione con una Holding: parte delle quote societarie sono conferite in una Holding familiare per garantire efficienza fiscale e protezione dagli imprevisti aziendali.
- Un fondo di liquidità, destinato a coprire eventuali imprevisti o esigenze di investimento future.
- Meccanismi di distribuzione attiva: le risorse del Trust saranno rilasciate progressivamente ai beneficiari solo al raggiungimento di specifici obiettivi imprenditoriali e professionali, incentivando il merito e la responsabilità.
- Protezione contro eventi esterni avversi: il Trust integra strategie di de-risking avanzate per difendere il patrimonio da crisi finanziarie, contingenze fiscali e responsabilità patrimoniali impreviste.
- Clausola di continuità operativa: il Trust è strutturato in modo da garantire la continuità della gestione patrimoniale anche in caso di incapacità o impossibilità del Disponente di amministrare gli asset personalmente.
- Controllo progressivo sulle partecipazioni: un sistema che permette ai beneficiari di assumere gradualmente il controllo delle aziende e degli asset, evitando dispersioni patrimoniali o scelte impulsive.
- Clausola di emergenza patrimoniale: il Trust è stato progettato per proteggere gli asset aziendali da eventuali crisi improvvise, come cause legali o situazioni di instabilità finanziaria, garantendo che il capitale destinato agli eredi resti intatto e al sicuro.
- Integrazione con strumenti finanziari avanzati: il Trust può essere abbinato a polizze assicurative, fondi di investimento o strumenti di private equity per ottimizzare la protezione e la crescita patrimoniale.
- Monitoraggio e ottimizzazione continua: revisione periodica del Trust per adattarlo alle nuove normative fiscali o a cambiamenti nel mercato, garantendo massima efficienza nella gestione patrimoniale.
- Piani di incentivazione per i beneficiari: distribuzione condizionata dei beni basata sul raggiungimento di obiettivi professionali o imprenditoriali, garantendo un passaggio generazionale strutturato e meritocratico.
Grazie alla consulenza di Matteo Rinaldi, il Trust è stato progettato su misura per:
- Garantire la protezione del patrimonio: separando i beni personali da quelli aziendali e proteggendoli da eventuali azioni legali o crisi di liquidità.
- Ottimizzare la pianificazione fiscale: strutturando il Trust in modo da minimizzare il carico fiscale e garantire efficienza nella gestione degli asset.
- Assicurare la continuità aziendale: prevedendo regole precise per la governance futura delle aziende e la loro eventuale successione generazionale.
- Integrare una strategia di revisione periodica: il Trust prevede una verifica annuale con aggiornamenti in base a cambiamenti normativi e di mercato, garantendo una gestione sempre ottimale.
- Integrare una strategia Family Office: assicurando che il Trust sia gestito da un ente fiduciario con un piano chiaro di gestione patrimoniale e investimenti di lungo termine.
- Personalizzare la gestione patrimoniale: garantendo che le risorse siano amministrate in linea con gli obiettivi di lungo termine di Giulia.
- Creare un piano di protezione per asset internazionali: ottimizzando la fiscalità e la protezione patrimoniale anche in contesti di multi-giurisdizione.
- Strutturare un meccanismo anti-dispersione del capitale: il Trust prevede un piano strategico che impedisce la vendita incontrollata degli asset e garantisce la preservazione del valore per le generazioni future.
- Massimizzare l’efficienza fiscale: attraverso strumenti avanzati, il Trust permette una gestione ottimizzata delle imposte su successioni e redditi, riducendo il carico fiscale complessivo per gli eredi e garantendo maggiore liquidità a lungo termine.
Nell’atto istitutivo, Giulia stabilisce regole dettagliate per la gestione e distribuzione del patrimonio. Durante la durata del Trust, i redditi generati saranno utilizzati per coprire spese essenziali come l’istruzione e il mantenimento dei figli. Al compimento del 25° anno di età, il patrimonio sarà distribuito in parti uguali, offrendo loro una base economica per costruire il proprio futuro.
Grazie alla competenza di Matteo Rinaldi, il Trust non solo tutela il patrimonio di Giulia, ma rappresenta anche uno strumento dinamico per ottimizzare la gestione aziendale e patrimoniale. Questo caso dimostra come un Trust ben strutturato possa essere un alleato strategico per gli imprenditori che desiderano proteggere e valorizzare il proprio patrimonio nel lungo periodo, garantendo sicurezza, controllo e continuità aziendale.
L’ATTO ISTITUTIVO DEL TRUST: PILASTRO PER LA PROTEZIONE PATRIMONIALE E LA GOVERNANCE AZIENDALE
L’atto istitutivo di un Trust è il documento centrale che definisce le regole e gli obiettivi del Trust, fungendo da base giuridica per tutte le parti coinvolte. Oltre a stabilire i ruoli e le responsabilità del Trustee e i diritti dei Beneficiari, esso deve prevedere clausole di governance aziendale, strategie di ottimizzazione fiscale e meccanismi per la continuità operativa e la protezione da contenziosi.
Un atto istitutivo efficace include:
- Clausole per la gestione della continuità aziendale, definendo il ruolo del Trustee in caso di crisi societarie o di successione.
- Meccanismi di revisione e adattamento alle normative fiscali, garantendo che il Trust resti conforme alle leggi e massimizzi i benefici fiscali.
- Protezione da conflitti tra Beneficiari, con strumenti di risoluzione preventiva delle dispute.
- Strategie per la riduzione del carico fiscale su successioni e distribuzioni, evitando impatti negativi sulla liquidità patrimoniale.
- Pianificazione personalizzata per la protezione e la valorizzazione degli asset aziendali, con regole chiare per la gestione e il trasferimento della ricchezza generazionale.
Come dimostra il caso studio di Giulia, un atto istitutivo ben progettato non è solo un documento formale, ma una strategia dinamica di protezione patrimoniale, gestione aziendale e ottimizzazione fiscale, indispensabile per garantire il successo a lungo termine di un’impresa familiare.
OBBLIGHI DEL TRUSTEE
Il Trustee è il responsabile principale della gestione e amministrazione dei beni del Trust, agendo in conformità con le regole definite nell’atto istitutivo. Questo documento stabilisce le linee guida e i limiti operativi del suo ruolo, garantendo che tutte le decisioni siano prese nell’interesse esclusivo dei Beneficiari. Il Trustee ha l’obbligo di agire con diligenza, trasparenza e buona fede, tutelando il patrimonio conferito e promuovendo il benessere dei Beneficiari. Deve inoltre garantire l’esecuzione delle disposizioni contenute nell’atto istitutivo, rispettando eventuali clausole di protezione patrimoniale, continuità aziendale e distribuzione dei beni secondo le modalità previste.
Per assicurare la massima efficienza del Trust, il Trustee deve:
- Monitorare e rendicontare periodicamente la gestione patrimoniale ai Beneficiari e agli organi di controllo previsti.
- Adottare strategie di investimento in linea con le finalità del Trust, evitando rischi eccessivi che possano compromettere il capitale conferito.
- Gestire la transizione generazionale, garantendo che le partecipazioni aziendali vengano trasferite secondo i criteri definiti dal Disponente.
- Garantire la conformità fiscale e normativa, aggiornandosi sulle modifiche legislative e adeguando il Trust ai cambiamenti del contesto giuridico ed economico.
L’atto istitutivo deve contenere clausole che disciplinano la possibile sostituzione del Trustee, garantendo che la gestione patrimoniale rimanga sempre conforme agli obiettivi strategici del Trust e alla protezione degli interessi dei Beneficiari.
RISCHI SOTTOVALUTATI NELLA GESTIONE DI UN TRUST
Sebbene il Trust sia uno strumento potente e versatile, presenta rischi che, se sottovalutati, possono comprometterne l’efficacia e generare conseguenze indesiderate. Una gestione superficiale, un’interpretazione ambigua dell’atto istitutivo o una pianificazione fiscale inadeguata sono problematiche comuni che richiedono attenzione.
Principali rischi nella gestione di un Trust:
- Errori nella struttura giuridica: Un Trust mal configurato può portare alla perdita di protezione patrimoniale o essere impugnato in sede giudiziaria.
- Scelta inadeguata del Trustee: Il successo del Trust dipende dalla competenza e affidabilità del Trustee. Un soggetto non qualificato o in conflitto d’interessi può causare malagestione e violazioni. Una selezione basata su competenze comprovate è essenziale.
- Ambiguità nell’Atto Istitutivo: Un documento poco chiaro può causare conflitti e difficoltà operative. La consulenza di esperti in diritto dei Trust garantisce un Atto Istitutivo preciso, prevenendo contenziosi.
- Rischi di compliance fiscale internazionale: Le normative fiscali sui Trust sono in continua evoluzione e richiedono aggiornamenti costanti per evitare sanzioni.
- Mancanza di monitoraggio continuativo: Un Trust necessita di supervisione costante. Un Guardiano o un consulente fiduciario aiuta a garantire trasparenza.
- Strategie di mitigazione dei rischi: Affidarsi a un esperto come Matteo Rinaldi assicura una gestione efficace e conforme alle normative vigenti.
Affinché un Trust raggiunga il suo scopo di protezione e ottimizzazione patrimoniale, è essenziale che sia gestito con un approccio strategico e una visione a lungo termine. Un Trust ben strutturato non solo evita criticità legali e fiscali, ma garantisce la massima sicurezza e continuità per il patrimonio familiare e aziendale.
COME SCEGLIERE IL TRUST
La scelta di istituire un Trust deve essere basata su un’analisi approfondita e un approccio strategico, considerando il Trust non come una soluzione universale ma come uno strumento da adottare solo in presenza di specifiche esigenze patrimoniali. È fondamentale comprendere che il Trust non è sempre la soluzione migliore in assoluto, poiché la sua efficacia dipende dalla natura degli asset, dagli obiettivi del Disponente e dal contesto normativo e fiscale. In molti casi, il Trust offre la massima protezione solo se integrato con strumenti giuridici complementari, come Holding e Società Semplice. Questa combinazione consente di ottenere una segregazione patrimoniale altamente efficace, proteggendo il patrimonio da eventuali aggressioni e ottimizzando la gestione fiscale.
Un errore comune è affidarsi a consulenti focalizzati solo sui Trust, rischiando di adottare questo strumento anche quando non necessario, con costi inutili e inefficienze. Professionisti con una visione integrata considerano le caratteristiche del patrimonio, le esigenze dei Beneficiari e le implicazioni legali e fiscali, garantendo che il Trust sia scelto solo se realmente utile.
Affinché un Trust sia veramente efficace, deve essere parte di una strategia patrimoniale più ampia e ben strutturata. Solo attraverso una consulenza esperta e una pianificazione che coinvolga strumenti complementari come Holding e Società Semplice, è possibile garantire la massima segregazione patrimoniale, efficienza fiscale e continuità generazionale. Il Trust, quindi, non è un fine in sé, ma uno degli strumenti che, se integrati correttamente, assicurano protezione e ottimizzazione patrimoniale di alto livello.
QUANDO NON FARE IL TRUST
Istituire un Trust richiede una valutazione approfondita e consapevole, poiché non è uno strumento adatto a tutte le situazioni.
In particolare, il Trust non è consigliato quando:
Il Trust è uno strumento efficace per la protezione patrimoniale, la continuità aziendale e la pianificazione successoria, ma la sua implementazione richiede una valutazione attenta in base alla tipologia di asset e agli obiettivi del Disponente. Grazie alla segregazione patrimoniale, il Trust tutela beni e partecipazioni da aggressioni di terzi e garantisce una gestione stabile nel tempo. La sua flessibilità consente di adattarlo alle esigenze specifiche, ottimizzando il passaggio generazionale e la gestione degli investimenti, con possibili vantaggi fiscali. Tuttavia, il Trust non è sempre la soluzione migliore in assoluto e in alcuni casi può essere più efficace una strategia integrata con strumenti complementari come Holding, Società Semplice o strumenti assicurativi.
La scelta del Trust deve essere guidata da una visione strategica che tenga conto delle dinamiche familiari, della struttura del patrimonio e della volontà di garantire continuità agli asset nel tempo. L’efficacia del Trust dipende dalla corretta strutturazione dell’atto istitutivo, dalla scelta di un Trustee qualificato e dall’integrazione con altri strumenti giuridici per massimizzare la protezione patrimoniale e l’efficienza fiscale. Inoltre, un Trust ben pianificato può fornire un livello di sicurezza patrimoniale superiore, riducendo il rischio di contenziosi e garantendo una gestione chiara e prevedibile degli asset.
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Solo un’analisi personalizzata, guidata da esperti del settore, consente di scegliere la soluzione più adatta per proteggere e valorizzare il patrimonio nel lungo termine. Affidarsi a Matteo Rinaldi significa strutturare un Trust su misura, capace di offrire la massima protezione patrimoniale, garantire un passaggio generazionale efficiente e assicurare una gestione efficace e strutturata delle risorse per le generazioni future. La combinazione di competenza giuridica, strategia patrimoniale e soluzioni personalizzate è la chiave per ottenere un Trust solido e funzionale agli obiettivi del Disponente.
CONSULENZA STRATEGICA E PERSONALIZZATA PER LA GESTIONE DEGLI ASSET PATRIMONIALI
Matteo Rinaldi opera a Milano, uno dei principali centri finanziari d’Europa, rinomato a livello internazionale per il ruolo di polo strategico in materia di capitali e innovazione. In questo contesto altamente competitivo, si distingue per la sua creatività giuridica e per la capacità di affrontare e risolvere le più complesse sfide patrimoniali, fiscali e successorie. Si rivolge a imprenditori, gruppi industriali e famiglie con patrimoni rilevanti, inclusi HNWI (High Net Worth Individuals) — individui con un patrimonio netto superiore a 1 milione di dollari.
Questi clienti scelgono la sua consulenza per sviluppare soluzioni personalizzate, basate su un’attenta analisi delle esigenze specifiche e una valutazione strategica delle opportunità. Il focus è sulla protezione patrimoniale, pianificazione fiscale, riservatezza e continuità generazionale.
Tra i principali servizi offerti vi è la creazione di strutture societarie complesse, con particolare attenzione alle Holding operative in Italia e all’estero. Ogni struttura è progettata per rispondere alle necessità del cliente, integrando strumenti avanzati come Società Semplice, Trust, Patti di Famiglia, Polizze Vita e altri veicoli giuridici. Le soluzioni includono clausole di governance e diritti speciali, garantendo segregazione del patrimonio, pianificazione successoria e gestione ottimizzata degli asset, assicurando protezione, stabilità finanziaria e riservatezza nel lungo termine.
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