STRUMENTI A TUTELA E PROTEZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE

liquidazione della quota del socio

Data
09.11.2024

Autore
Matteo Rinaldi

La Tutela del patrimonio immobiliare è fondamentale per assicurare la conservazione e l’aumento del valore dei beni immobili. Vari strumenti legali possono essere impiegati efficacemente per la protezione del patrimonio e la gestione di questo tipo di beni. Pianificazione, monitoraggio e una gestione attenta sono essenziali per un patrimonio immobiliare stabile e redditizio.

STRUMENTI GIURIDICI DI TUTELA DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE

In Italia, acquistare una casa rappresenta una priorità per molti imprenditori, una tradizione che affonda le radici nel periodo del dopoguerra. Durante il boom economico, la crescente ricchezza ha permesso ai giovani di raggiungere questo traguardo, che divenne simbolo di stabilità e successo. Tuttavia, è fondamentale che gli imprenditori pongano attenzione alla protezione del loro patrimonio immobiliare per evitare rischi non necessari.

Nonostante le crisi economiche e le fluttuazioni del potere d’acquisto, circa l’80% degli italiani vive in una casa di proprietà. Eppure, pochi imprenditori adottano misure adeguate per proteggere il proprio patrimonio immobiliare da creditori e banche. Una gestione strategica potrebbe offrire soluzioni più sicure per la protezione dei beni, come la creazione di una Holding familiare.

Molti imprenditori non prevedono che una crisi finanziaria possa colpire le loro aziende e spesso non prendono provvedimenti per tutelare il loro patrimonio. Invece di capitalizzare adeguatamente le loro imprese, accumulano immobili, talvolta acquistando una seconda casa, ma lasciando le aziende sotto-finanziate. Gli immobili sono frequentemente i primi beni a essere aggrediti in caso di difficoltà finanziarie. La convinzione che possedere un immobile agevoli l’accesso al credito è ormai superata dai moderni criteri di concessione, che valutano la capacità di restituzione e il rating del richiedente.

Diversi fattori contribuiscono alla mancanza di protezione del patrimonio immobiliare tra gli imprenditori italiani. Tra questi, la scarsa informazione sugli strumenti di tutela, la complessità degli schemi di protezione, la pigrizia o la sfiducia nelle istituzioni. A volte vengono adottate soluzioni fantasiose, talvolta illegali, per difendere il proprio patrimonio, ma si rivelano inutili e dannose. Quando giungono le azioni esecutive, è ormai troppo tardi. Anche nel caso in cui l’imprenditore si spossessi degli immobili poco prima, le azioni revocatorie ripristinerebbero la situazione iniziale, permettendo a creditori, banche e fisco di soddisfare i propri crediti.

Una gestione preventiva può salvaguardare il successo, evitando rischi futuri. In questo articolo, analizziamo come l’imprenditore possa proteggere il proprio patrimonio immobiliare e quali soluzioni evitare, poiché obsolete o controproducenti.

Leggi l’articolo completo per scoprire le migliori strategie di protezione patrimoniale e come una gestione oculata possa garantire la sicurezza e la crescita del tuo patrimonio.

TUTELA DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE: SOLUZIONI INEFFICACI E SUPERATE

La protezione del patrimonio immobiliare avviene attraverso una serie di operazioni che utilizzano strumenti giuridici ad hoc. Questi strumenti aiutano a salvaguardare il proprietario da possibili azioni intraprese da terzi. Le operazioni non devono mirare a evitare il pagamento delle imposte o dei crediti insoluti; piuttosto, si tratta di azioni in bonis, cioè realizzate quando non si profilano rischi o problemi di debiti per chi intende utilizzare questi strumenti.

È fondamentale notare che le operazioni di protezione del patrimonio immobiliare devono avvenire in assenza di problemi non mirano a sottrarre i beni ai creditori né a eludere il pagamento delle imposte. La vera protezione del patrimonio immobiliare avviene tramite lo spossessamento dei beni. Senza questo passaggio, le operazioni potrebbero essere inefficaci o annullate dai creditori.

Tuttavia, negli anni, diverse sentenze della Corte di Cassazione hanno ridimensionato l’efficacia di alcuni strumenti giuridici tradizionali utilizzati per questo scopo. Esaminiamo alcuni di questi strumenti e le attuali limitazioni.

  • Fondo patrimoniale: In passato, il Fondo patrimoniale è stato un apprezzato strumento economico per proteggere gli averi personali da debiti futuri o fallimenti. Grazie a un atto notarile, si imponeva un vincolo su un bene immobile per salvaguardare gli interessi familiari, rendendo tali beni non pignorabili dai creditori. Tuttavia, le Sentenze della Cassazione hanno notevolmente ridotto l’efficacia di questo strumento, limitandone l’utilizzo a precise condizioni. In origine, questo fondo proteggeva i beni destinati ai bisogni familiari, creando un patrimonio separato. Ora, i creditori possono rivalersi su tali beni dimostrando un legame dei debiti con esigenze familiari, inclusi gli impegni lavorativi. Inoltre, il fondo è revocabile anche con figli minori, fatta eccezione per casi particolari come la presenza di figli disabili. Questa revocabilità rende il Fondo patrimoniale meno efficace per la tutela del patrimonio immobiliare, visto che è considerato un atto a titolo gratuito, e quindi facilmente revocabile.
  • Donazione a moglie o figli: Comunemente si crede che donare un immobile alla moglie o ai figli possa risolvere problemi finanziari. Tuttavia, la donazione può risultare inefficace in presenza di situazioni debitorie esistenti, poiché è vista come un atto volto a danneggiare i creditori. Questi possono attaccare l’immobile donato entro un anno dalla data della donazione, senza necessità di azioni revocatorie. Dopo un anno, diventa complesso ostacolare l’azione revocatoria, poiché la donazione può sembrare un tentativo di evitare debiti e responsabilità. Inoltre, la donazione è un atto a titolo gratuito e facilmente revocabile, a differenza di una vendita che sarebbe più sicura, anche se rischiosa in circostanze compromesse.
  • Trust: Il Trust ha ricevuto legittimazione con la Legge 364/1989, ma presenta delle criticità, specialmente quando il disponente è anche il trustee o il beneficiario. In tali casi, la natura non trasparente del trust lo rende vulnerabile alla revoca, se privo di motivazioni meritevoli di tutela. La segregazione del patrimonio deve essere giustificata da uno scopo legittimo, altrimenti il trust potrebbe essere considerato un mezzo per sottrarre beni ai creditori.
  • Polizze Vita: Le polizze vita rivestono un ruolo cruciale nel panorama della gestione patrimoniale e della tutela finanziaria, e sono frequentemente considerate impignorabili. Tuttavia, è importante sottolineare che questa impignorabilità è valida esclusivamente se le polizze sono stipulate in condizioni finanziarie stabili e non speculative. Infatti, nel caso in cui vengano contratte durante periodi di difficoltà economica, esse possono essere interpretate come tentativi di sottrarre beni ai creditori. Di conseguenza, queste polizze potrebbero diventare oggetto di pignoramento, mettendo a rischio la protezione patrimoniale che normalmente offrono. Pertanto, è fondamentale valutare attentamente la situazione finanziaria prima di procedere alla stipula di tali contratti.

Come hai potuto osservare, gli strumenti menzionati sopra possono garantire una protezione efficace del patrimonio immobiliare, a patto che vengano applicati correttamente e nelle giuste circostanze. Scegliere queste strategie quando la situazione è già compromessa o critica significherebbe solamente sprecare tempo e risorse, portando avanti una pratica illegittima e revocabile.

COME REALIZZARE UNA TUTELA PATRIMONIALE EFFICACE

Per una strategia di protezione del patrimonio immobiliare, è fondamentale pianificarla con largo anticipo. È cruciale adottare precauzioni prima di trovarsi in posizioni debitorie, affrontare creditori insistenti o avvicinarsi al fallimento dell’impresa. Qualsiasi iniziativa intrapresa da una posizione già compromessa, anche tramite fondazioni e società estere, rischia di essere soggetta a possibili azioni revocatorie.

Purtroppo, molti imprenditori italiani si rivolgono a professionisti solo quando la situazione è già critica. Infatti, in determinati casi, non è possibile proteggere il patrimonio, specialmente quando:

  • sono in corso notifiche da parte degli enti di riscossione per illeciti fiscali;
  • gli istituti di credito hanno già iscritto ipoteca sugli immobili;
  • tasse non pagate sono già notificate;
  • ci sono sequestri cautelari o operazioni che limitano l’operatività bancaria;
  • ci sono contenziosi giudiziari con l’amministrazione finanziaria.

Il detto “prevenire è meglio che curare” si applica perfettamente alla tutela patrimoniale. Agire tardi può portare a spese inutili e costi elevati per l’imprenditore, oltre a comportamenti illeciti e rischio di revoca delle operazioni. È consigliabile agire con saggezza sin dall’inizio, quando l’impresa è ancora in salute.

Separare i beni a rischio da quelli personali rappresenta il primo passo da intraprendere. È evidente che, con debiti già esistenti anche solo a carico dell’impresa, eseguire operazioni volte alla protezione del patrimonio senza incorrere nell’accusa di sottrazione di garanzie verso i creditori è impossibile. La prevenzione è essenziale e, successivamente, si potrebbe considerare di “spossessarsi” del bene pur mantenendone i diritti di godimento.

Tra le soluzioni più sicure possiamo considerare:

  • La Holding familiare
  • La Società Fiduciaria
  • Il Trust
  • Il conferimento a società non residente;
  • L’apertura di una LTD inglese a tutela del patrimonio immobiliare;
  • Detenzione indiretta del patrimonio immobiliare.

Queste strategie, se ben implementate, possono offrire una solida protezione del patrimonio, pur mantenendo i diritti di godimento sui beni.

LA HOLDING FAMILIARE

La gestione di una Holding familiare rappresenta un’opzione strategica di tutela patrimoniale, isolando il patrimonio familiare da eventuali problematiche personali. La holding di famiglia offre un’efficace amministrazione fiscale del passaggio generazionale del patrimonio, prevenendo potenziali dispute tra gli eredi riguardo alla spartizione dei beni del defunto.

Una Holding familiare può essere costituita attraverso una società di persone, come una società semplice, SAS o SNC, oppure tramite società di capitali come SRL, SPA, e SAPA.

Per una Holding di famiglia, le società di persone, come la Società Semplice, risultano particolarmente vantaggiose, soprattutto dal punto di vista burocratico e in situazioni di successione o donazione. Questo è grazie al regime di esenzione fiscale, a condizione che gli eredi proseguano l’attività aziendale per almeno cinque anni. Una Holding immobiliare può essere una soluzione ideale per proteggere il patrimonio, garantendo una gestione efficiente e vantaggi fiscali per i beni conferiti.

La Holding immobiliare non svolge attività commerciale o artigianale, come regolamentato dallo Stato Italiano nel 1995, e spesso assume la forma di una società semplice per fungere da cassaforte immobiliare, simulando attività di compravendita immobiliare ma limitandosi alla gestione dei beni immobili. Il Fisco ha riconosciuto l’importanza delle società semplici immobiliari, che non operano commercialmente ma sono orientate alla gestione del patrimonio immobiliare, definito “godimento immobiliare”. Questa attività è esclusiva delle Società Semplici, non applicabile a SNC o SAS.

Tra i vantaggi di una Società Semplice immobiliare di mero godimento vi è la capacità di detenere diversi diritti e beni, consentendo una gestione centralizzata del patrimonio familiare. Nelle controversie di spartizione ereditaria, essa evita comproprietà che spesso causano disordine e dispute, semplificando significativamente la pianificazione successoria.

Per proteggere il patrimonio immobiliare da attacchi di creditori, banche e fisco, le quote sociali possono essere detenute da società estere, creando un filtro tra il proprietario effettivo e i creditori. Tuttavia, è consigliabile consultare esperti per realizzare questo schema in modo legale. La tassazione di tali società, quando limitate al godimento di immobili, è analoga a quella delle persone fisiche che dichiarano redditi fondiari.

Infine, i bassi costi di gestione e la semplicità della forma giuridica permettono conferimenti senza perizie o pratiche burocratiche complesse. La stessa normativa si applica agli immobili in locazione, il cui reddito è considerato reddito fondiario e non d’impresa.

LA SOCIETA’ FIDUCIARIA

Una Società Fiduciaria è una soluzione legale ideale per la protezione patrimonio immobiliare di un imprenditore, rappresentando una delle alternative più efficaci per la tutela patrimoniale. Questa struttura offre privacy e separazione dei beni, assicurando un livello di sicurezza senza paragoni. Nonostante la sua efficacia, è ancora poco utilizzata in Italia, forse a causa di una certa diffidenza o della limitata conoscenza delle normative. Molti la considerano erroneamente non del tutto legale o sicura.

Contrariamente a queste convinzioni, l’uso di una Società Fiduciaria, sia italiana che estera, è completamente legale. Si tratta di un’opportunità facile da attuare e amministrare, con costi accessibili, che funge da barriera per la tutela del proprio patrimonio immobiliare.

Nel contratto fiduciario si distingue chiaramente tra il diritto di proprietà effettivo e la semplice intestazione formale dei beni. Ciò che appare alle terze parti è solo l’intestazione formale, mentre il reale proprietario mantiene il diritto di gestione. I beni vengono gestiti seguendo le istruzioni del proprietario, che riceve rapporti dettagliati su ogni operazione effettuata.

Le Società Fiduciarie non possono alienare beni senza il consenso esplicito del fiduciante e non hanno alcun potere sui beni stessi, eccetto quello di gestirli secondo le indicazioni del reale proprietario, che percepisce anche i benefici. Il guadagno della Società Fiduciaria proviene dal compenso per l’intermediazione tra il proprietario reale e i suoi beni, instaurando un vincolo di riservatezza che rende difficile per i creditori identificare il vero proprietario.

Anche se la Società Fiduciaria non può prevenire completamente le interferenze da parte di terzi, garantisce un livello di privacy che rende complicato per i creditori ottenere informazioni sui beni, proteggendo così la protezione patrimonio effettiva. L’impiego di una Società Fiduciaria è un’operazione legale e sicura, progettata per gestire, amministrare e schermare i beni dei clienti.

Il reale proprietario conserva sempre il diritto di disposizione dei propri beni in qualsiasi momento, attraverso una semplice richiesta formale. L’obiettivo principale di una Società Fiduciaria è quello di creare uno schermo tra il proprietario e il suo patrimonio, impedendo che terzi accedano a informazioni rilevanti qualora volessero attaccare i beni.

Come tutte le operazioni di protezione patrimonio, anche l’utilizzo di una Società Fiduciaria deve essere pianificato attentamente e considerato anticipatamente, prima che sorgano debiti o problemi finanziari. È fondamentale valutare le strategie disponibili e definire un piano chiaro per garantire la sicurezza e la preservazione del patrimonio a lungo termine, evitando situazioni critiche e tutelando gli asset in caso di difficoltà economiche.

IL TRUST IMMOBILIARE

Nel secondo paragrafo di questo articolo abbiamo sottolineato il nostro consiglio di evitare il trust come metodo di protezione del patrimonio immobiliare. Spesso si ritiene erroneamente che tale istituto possa segregare in modo assoluto i beni, in qualsiasi circostanza, soltanto per il fatto di essere stato istituito.

Infatti, come evidenziato, il Trust auto-dichiarato può facilmente essere contestato dai creditori, i quali potrebbero richiedere e ottenere l’annullamento dello stesso, essendo considerato un mezzo gratuito creato unicamente per distrarre il patrimonio del debitore.

Un Trust immobiliare funge da metodo per “segregare” uno o più asset, ovvero proteggere il patrimonio immobiliare dai rischi di aggressione esterna. Tuttavia, per ottenere una protezione patrimoniale efficace, il rischio o il pericolo deve sorgere dopo la costituzione del Trust. Se accade dopo, i creditori possono intraprendere un’azione revocatoria chiedendo l’annullamento degli atti di trasferimento.

Detto ciò, esaminiamo le modalità corrette del conferimento di proprietà immobiliari in un Trust, che possono servire a:

  • organizzare e gestire in modo ordinato una possibile successione;
  • proteggere i beni dall’aggressione di futuri potenziali creditori;
  • ottimizzare la fiscalità successoria rispettando pienamente le norme legali.

Riguardo le successioni, il trust si dimostra uno strumento estremamente utile nella gestione delle eredità, specialmente in contesti familiari complessi, con l’obiettivo finale di tenere unito il patrimonio immobiliare della famiglia.

In particolare, in un trust immobiliare, il disponente trasferisce la proprietà o la nuda proprietà dell’immobile. Questa operazione è studiata per garantire le migliori condizioni al beneficiario o al disponente stesso, permettendo l’uso o il beneficio dell’immobile senza il possesso diretto. L’immobile incluso nel trust può essere affittato, venduto o concesso in usufrutto secondo le regole dell’atto di costituzione del Trust.

Per garantire una vera segregazione del bene, e affinché l’immobile sia considerato inaggredibile, il disponente non deve coincidere con il beneficiario o, peggio, con il trustee. Un trust efficace richiede l’uscita completa del reale proprietario, ovvero il disponente, dalla gestione del bene. Spiegare questo concetto a molti imprenditori e proprietari immobiliari possa risultare complesso, ma la forza del Trust nel proteggere il patrimonio risiede nel fatto che i beni al suo interno non sono più del disponente, rendendoli non accessibili ai creditori insoddisfatti.

Il trasferimento di immobili in un Trust è una strategia patrimoniale che può offrire vantaggi significativi in termini di gestione e protezione dei beni. Tuttavia, è essenziale comprendere le implicazioni legali e fiscali di questa operazione per evitare complicazioni future.

Quando un Disponente sceglie di trasferire un immobile in Trust, ha la possibilità di trasferire solo la nuda proprietà mantenendo per sé l’usufrutto o il diritto di abitazione. Questa scelta ha implicazioni diverse:

  • Trasferimento dell’intera proprietà al Trustee: In questo caso, il Trustee diventa responsabile della dichiarazione dei redditi generati dall’immobile e del pagamento delle imposte correlate. Questa soluzione offre una maggiore protezione contro le rivendicazioni dei creditori, poiché l’immobile è completamente sotto la gestione del trustee.

  • Trasferimento della sola nuda proprietà al Trustee: Il disponente mantiene l’usufrutto o il diritto di abitazione, continuando a beneficiare dell’immobile. Tuttavia, in questo scenario, il disponente deve dichiarare i redditi dell’immobile nella propria dichiarazione annuale dei redditi. Questa configurazione potrebbe non offrire la stessa protezione contro i creditori rispetto al trasferimento dell’intera proprietà.

Il trasferimento dell’intera proprietà al trustee è generalmente considerato un metodo più sicuro per proteggere l’immobile dalle rivendicazioni dei creditori. Al contrario, mantenere il diritto di usufrutto o di abitazione potrebbe non fornire la stessa garanzia di sicurezza patrimoniale.

La gestione di un Trust e il trasferimento di beni immobili richiedono una conoscenza approfondita delle leggi fiscali e patrimoniali. È fortemente consigliato consultare esperti del settore per valutare le opzioni disponibili e prendere decisioni informate. Evitare il “fai da te” è fondamentale per prevenire complicazioni legali e garantire che le scelte siano adeguate alle proprie necessità patrimoniali.

È consigliabile consultare esperti del settore per ogni caso specifico, evitando il “fai da te”, che potrebbe portare a complicazioni legali e scelte inadeguate per le proprie necessità patrimoniali.

– TRUST IMMOBILIARE MALTESE

Analizzando attentamente il Trust immobiliare, emerge come una soluzione pratica e vantaggiosa per proteggere solidamente il patrimonio immobiliare: la creazione di un Trust immobiliare in territorio maltese. Scegliere Malta per costituire un trust è conveniente principalmente perché il paese adotta una normativa ad hoc che segue il modello anglosassone. Questo è diverso dall’Italia, dove il trust è riconosciuto ma non esistono specifiche normative in merito, se non alcune sentenze della Cassazione che si concentrano più su come revocare che regolamentare questo istituto.

A Malta, il nome dei soci è mantenuto in assoluta riservatezza, con la possibilità per il fiduciante di intestare le proprie quote a un soggetto regolarmente autorizzato dallo Stato all’esercizio di tale funzione. Infatti, Malta offre nel proprio ordinamento diverse figure fiduciarie tra Civil Law e Common Law. Il mandato fiduciario è conosciuto come “Declaration of Trust”.

L’istituzione di un Trust a Malta rappresenta un’opportunità per utilizzare uno strumento potente per la tutela degli immobili, la pianificazione successoria e la protezione di minori o figli con handicap, all’interno di una giurisdizione favorevole a tali operazioni. Questo garantisce una privacy e confidenzialità assolute.

Malta offre soggetti regolamentati che operano come Trustees e svolgono attività fiduciarie, garantendo al disponente condizioni ottimali per effettuare operazioni difficilmente impugnabili da futuri creditori, se eseguite correttamente. Oltre alla completa segregazione del patrimonio, si ottiene una totale riservatezza che rende quasi impossibile risalire alla titolarità dei beni conferiti in un trust maltese.

I costi di apertura e gestione di un Trust a Malta sono allettanti. Questi dipendono dalla natura e dal valore dei beni conferiti, dalla loro ubicazione e dall’intestazione (persone fisiche o società). In linea generale:

  • Costo iniziale: circa 7.000 euro per un trust senza procedure complesse.
  • Gestione annuale: circa lo 0,20%-0,25% del valore dei beni.

Naturalmente, tutto varia in base al valore dei conferimenti; per asset significativi, sono previste formule a forfait annuale.

In sintesi, un Trust immobiliare maltese offre una combinazione di riservatezza, sicurezza e flessibilità, rendendolo una scelta attraente per chi desidera proteggere e gestire il proprio patrimonio in modo efficace.

– TRUST IMMOBILIARE INGLESE

Esaminato il Trust maltese per costi competitivi e privacy, ora ci concentriamo sul Trust inglese. Questo tipo di Trust può essere costituito nel Regno Unito, patria dell’istituto di diritto tipicamente anglosassone. Optare per un Trust immobiliare in Inghilterra significa scegliere una giurisdizione con una lunga tradizione. Il Trust nasce e si sviluppa proprio nel Regno Unito, rendendo i giudici inglesi adeguati a riconoscere la sua validità come strumento di protezione patrimoniale.

In Inghilterra, i nomi dei soci e degli amministratori sono disponibili sul sito web della Companies House. Grazie alla recente introduzione del “Confirmation of Statement”, si limita l’uso delle Nominies Company, rendendo trasparenti i nomi. Con il servizio fiduciario “Nominee Shareholder”, il nome dei soci della società non sarà più secretato.

In Inghilterra, nonostante la trasparenza, è possibile secretare il reale beneficiario nei registri pubblici attraverso strutture complesse che soddisfano i regolamenti inglesi. Questa struttura del Trust inglese è a beneficio dei terzi, considerando che in Italia esiste l’obbligo di comunicare nel quadro RW della dichiarazione dei redditi il possesso di attività finanziarie all’estero, inclusi gli schemi fiduciari, per evitare elusione o evasione fiscale.

In questa prospettiva, un Trust inglese è soggetto ad azione revocatoria solo in caso di frode grave, implicando che un Trust possa essere annullato solo se costituito per fini illeciti.

Dal punto di vista fiscale, un Trust inglese consente la separazione dei beni conferiti dal patrimonio personale. I redditi sono tassati in Inghilterra, evitando il cumulo con quelli italiani e favorendo un risparmio sulle imposte di successione.

Un Trust in Inghilterra è una forma giuridica complessa, esente da imposte sui redditi societari, ma soggetta a due tassazioni principali: l’Income Tax e la Capital Gain Tax. L’Income Tax si applica ai redditi generati, mentre la Capital Gain Tax si applica alle plusvalenze derivanti dalla vendita di beni del trust, superando determinati limiti stabiliti dalla normativa fiscale.

  • Per beneficiari disabili o orfani, la soglia di esenzione per plusvalenze è £ 11.700;
  • Negli altri casi, la soglia è £ 5.850, con plusvalenze oltre questo importo tassate. Questo riflette l’intento legislativo di supportare beneficiari vulnerabili, applicando regole diverse per altri beneficiari.

Un aspetto rilevante è che l’apertura di un trust a Londra non comporta imposta di registro, se i beni non superano £ 325.000.

Per aprire un Trust immobiliare nel Regno Unito, è richiesta una sede fisica e un patrimonio immobiliare. Il trustee deve possedere un conto corrente inglese, e diverse società offrono tali servizi, proteggendo i disponenti da rischi o errori.

IL CONFERIMENTO IMMOBILIARE A SOCIETA’ ESTERA

Come menzionato in precedenza, uno dei metodi più efficaci per la protezione del patrimonio, in particolare quello immobiliare, è il trasferimento quando le condizioni sono vantaggiose. Questo metodo, sebbene possa sembrare uno stratagemma semplice, solleva la questione di come legalmente spossessarsi di un immobile mantenendo comunque il controllo e continuare a beneficiare dei redditi generati. Una possibilità praticabile è che una società estera acquisti la proprietà immobiliare dell’imprenditore in Italia. Tuttavia, è essenziale considerare che operazioni che possono essere soggette a debiti preesistenti potrebbero essere contestate dai creditori.

Il trasferimento delle proprietà immobiliari italiane a una società estera può garantire una tutela efficace da un potenziale fallimento dell’imprenditore, e può offrire un regime di tassazione agevolato, specialmente se gli immobili vengono affittati. Il conferimento immobiliare presso una società non residente rappresenta una soluzione valida in questo contesto. Questo processo, diversamente da strumenti come il trust o il fondo patrimoniale, è un atto a titolo oneroso; il proprietario riceve azioni pari al valore dell’immobile trasferito.

Per rendere valide queste operazioni, è “necessario” stipulare un atto notarile in Italia, che documenti correttamente il trasferimento dell’immobile a fronte del pagamento in azioni, previa liquidazione delle imposte dovute:

  • imposta di registro: € 200 in misura fissa;
  • imposta ipotecaria e catastale: 3% del valore di stima immobiliare;

Le tariffe sopra elencate si applicano a conferimenti immobiliari verso società con sede legale o amministrativa in un Paese UE. Per conferimenti verso società con sede legale in un Paese extra UE, le imposte sono:

  • imposta di registro: € 200 in misura fissa;
  • imposta ipotecaria e catastale: 9% del valore di stima immobiliare;

I costi di queste operazioni sono elevati rispetto a soluzioni come il Fondo patrimoniale, il Trust, la Holding familiare o la donazione. Tuttavia, offrono maggiore sicurezza e rendimento, poiché comportano la cessione a un terzo estraneo. Nonostante l’importante prelievo fiscale, garantiscono una segregazione e una separazione del patrimonio personale, a patto che l’operazione sia condotta in bonis, senza debiti preesistenti o futuri.

APERTURA DI UNA LTD INGLESE A TUTELA DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE

Nell’ambito delle società estere, oltre al conferimento immobiliare in una società già esistente, una soluzione altamente efficace da esaminare in un Paese affidabile come l’Inghilterra è la creazione di una nuova entità. Per garantire la protezione del proprio patrimonio immobiliare e personale, una strategia utile è la costituzione di una LTD inglese, nota anche come Private Limited Company.

Una LTD funge da equivalente inglese di una SRL italiana e può essere istituita con l’obiettivo legale di proteggere e gestire il capitale e il patrimonio immobiliare. Questo tipo di società offre una protezione patrimoniale, tenendo il capitale al sicuro dai rischi associati, in particolare, all’attività imprenditoriale di un imprenditore italiano.

È cruciale evidenziare nuovamente l’importanza della protezione patrimoniale, stabilendo queste misure prima che emergano debiti significativi, ed è consigliabile effettuare tali azioni prima di avviare l’impresa in Italia.

La costituzione di una LTD si rivela un mezzo efficace per l’imprenditore che mette a rischio il proprio capitale e potrebbe, in futuro, affrontare situazioni di insolvenza o fallimento. I professionisti che firmando delibere e certificazioni assumono rischi possono tutelare i propri beni, così come i soci di società di persone che rispondono illimitatamente delle obbligazioni sociali, o il cittadino che desidera proteggere il patrimonio in caso di divorzio dal coniuge.

Costituire una LTD ha come obiettivo centrale la segregazione del patrimonio personale, rendendolo inaccessibile a chiunque; i beni verrebbero trasferiti alla Ltd, creando un patrimonio separato rispetto a quello dell’imprenditore, che perderebbe la proprietà effettiva dei beni conferiti.

Grazie alla cessione dei beni alla LTD, qualsiasi rischio relativo a tali beni verrebbe eliminato; essi non potrebbero essere attaccati dai creditori, dalle autorità fiscali o dalle istituzioni finanziarie. Per aprire una LTD in Inghilterra non è necessaria una burocrazia complessa o grandi capitali; bastano poche decine di sterline, una copia del passaporto e prova di residenza attraverso una bolletta, un estratto conto bancario, o un abbonamento particolare che convalidi le informazioni fornite.

È fondamentale rivolgersi a professionisti per operazioni come queste, poiché il “fai da te” è sconsigliato. Procedimenti come l’apertura di un conto o incontri con le autorità inglesi possono risultare complessi senza la guida adeguata. Un servizio esperto nel Regno Unito può facilitare questi passaggi.

I benefici di una società di questo genere includono:

  • tempi di costituzione rapidi e costi di gestione contabile ridotti;
  • capitale sociale minimo, anche di solo 1 sterlina;
  • responsabilità patrimoniale limitata al capitale sociale;
  • detrazione e deduzione completa delle spese aziendali;
  • tassazione vantaggiosa;
  • nessun obbligo VAT fino a un fatturato di £85.000 annui;

Per proteggere i propri immobili, è essenziale affidarsi a esperti. Le opportunità di una LTD britannica possono diventare ostacoli se non gestite correttamente.

Un errore comune per chi apre una società estera è autonominarsi socio amministratore per eludere il Fisco italiano. Tuttavia, una società estera resta intestata a un contribuente italiano, che, se residente fiscale in Italia, deve presentare il modello Redditi, utilizzando le convenzioni contro la doppia imposizione. Con le nuove norme britanniche sulla trasparenza, i residenti italiani devono compilare il quadro RW del modello Redditi Persone Fisiche per dichiarare attività finanziarie estere e prevenire l’evasione fiscale.

DETENZIONE INDIRETTA DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE

Nella gestione del patrimonio immobiliare familiare è fondamentale scegliere tra gestione diretta o affidamento a terzi tramite delega. La gestione diretta del patrimonio offre varie opzioni, differenti per il grado di coinvolgimento del proprietario e il ruolo nella gestione e incremento del patrimonio stesso.

Una gestione patrimoniale efficace deve perseguire: (i) ottimizzazione fiscale e giuridica; (ii) integrità e sviluppo del patrimonio; (iii) protezione patrimonio contro eventi esterni che potrebbero colpire il proprietario. Le soluzioni migliori, in sintesi, sono quelle che riescono a garantire il patrimonio dai rischi giudiziari e dalle innumerevoli tasse e imposte, evitando schemi troppo complessi che potrebbero rallentare lo sviluppo del patrimonio stesso.

L’elemento centrale è la riservatezza, fondamentale per assicurare la protezione dell’integrità patrimoniale. La detenzione del patrimonio immobiliare può avvenire direttamente in capo al titolare o indirettamente tramite soluzioni specifiche che permettono di trasferire la titolarità e la gestione effettiva presso un diverso soggetto, anche all’estero.

In termini di segregazione e protezione del patrimonio, il trasferimento a un diverso soggetto è un’opzione valida contro i rischi che possono minacciare i beni, come azioni dei creditori e cambiamenti normativi. Un vero “distacco” tra il proprietario e il patrimonio garantisce maggiore riservatezza, e quindi, miglior protezione. Questo distacco può essere ottenuto tramite particolari strumenti giuridici. La detenzione indiretta del patrimonio immobiliare, ad esempio tramite una Società Fiduciaria, consente maggiore neutralità civile e fiscale, oltre a strategie per un significativo risparmio fiscale e crescita del valore patrimoniale.

Il principio è: “Maggiore è la distanza tra patrimonio e titolare, maggiore sarà la protezione e riservatezza dei beni”.

Questo deve diventare un mantra per chiunque voglia mettere al riparo i propri immobili da future problematiche: usare uno strumento di “separazione” correttamente e tempestivamente è l’unica soluzione per una completa tutela patrimoniale.

CONSULENZA GLOBALE SUGLI ASSET DEL PATRIMONIO DEL CLIENTE

Matteo Rinaldi è rinomato in Italia per la sua creatività giuridica e la capacità di gestire con precisione le complessità delle dinamiche che circondano gli imprenditori. Il servizio principale offerto include la creazione di Gruppi Societari. Queste strutture prevedono un’architettura societaria complessa, che comprende l’inclusione di clausole statutarie specifiche e l’introduzione di Patti Parasociali, attuata attraverso la costituzione di una Holding come entità capogruppo.

Questa Holding, operativa sia in Italia che all’estero, è supportata da Società Semplici e talvolta dall’uso di un Trust o Fiduciarie, oppure in combinazioni specifiche. Tali soluzioni sono progettate per garantire una “segregazione patrimoniale” e una “protezione delle quote sociali” dei clienti, evitando compromessi che possano esporli a rischi legali e finanziari.

La clientela è costituita prevalentemente da imprenditori e famiglie con grandi patrimoni, conosciuti come HNWI (High Net Worth Individuals), ovvero individui con un patrimonio netto personale che supera i 1 milione di dollari. Questi clienti esigono un alto livello di riservatezza e sicurezza nella pianificazione patrimoniale.

Il processo di collaborazione parte da una consulenza personalizzata, fondamentale per identificare gli argomenti di interesse. Questo permette di analizzare dettagliatamente il soggetto, il patrimonio, la residenza fiscale, l’area geografica, le attività e gli obiettivi da raggiungere. Un’analisi approfondita ottimizza le risorse, proponendo la soluzione migliore e una quotazione finale adatta alle esigenze di protezione, fiscalità e riservatezza del cliente.

PRENOTA LA TUA CONSULENZA

La scelta di un Advisor con un forte Track Record e Referenze è sinonimo di garanzia per gli interessi del cliente. Il team di Matteo Rinaldi collabora con notai, commercialisti, revisori e avvocati, sostenendo partnership strategiche con Società Fiduciarie italiane ed estere, Trust company, Istituzioni Finanziarie e Fondi di Investimento, offrendo un supporto completo e qualificato.

IL VALORE DELLA NOSTRA CONSULENZA

La nostra attività editoriale è realizzata con grande dedizione. L’intento è di dotare i lettori degli strumenti per valutare l’efficacia di un’opzione rispetto ad un’altra, o la combinazione di diversi strumenti legali e soluzioni fiscali disponibili.

Esplorando la sezione articoli, troverai un’ampia gamma di risposte a molte curiosità. Tuttavia, ogni cliente presenta esigenze uniche. Per comprendere al meglio ciò di cui hanno bisogno ed orientarli verso la soluzione ideale, riteniamo essenziale dedicare almeno 1 ora in una consulenza personalizzata con Matteo Rinaldi.

Il costo per la consulenza personalizzata è di 300,00 euro più IVA, da corrispondere anticipatamente.

Sappiamo che il web è ricco di consulenti che offrono consulenze gratuite. Tuttavia, ti invitiamo a riflettere sulla serietà di tali approcci di natura commerciale piuttosto che professionale. Che valore dai a ciò che ti viene offerto gratuitamente? Che tipo di professionalità e supporto puoi aspettarti da chi lavora senza compenso? Pensaci…!

Se ritieni che una consulenza gratuita sia l’opzione migliore, potresti non aver ancora compreso la complessità dei temi che trattiamo. Purtroppo, le parole “Lavoro” e “gratis” non si affiancano bene. Probabilmente, noi non siamo i consulenti giusti per le tue esigenze, e forse, potresti non essere il cliente ideale per noi.

IN CHE MODO VIENE FORNITA LA CONSULENZA

Per comprendere a fondo le esigenze dei clienti e guidarli verso la soluzione più adatta, la consulenza personalizzata avrà una durata di 60 minuti. Dopo aver acquisito tutte le informazioni necessarie, analizzeremo la situazione per fornirti una consulenza mirata ed efficace. Ogni soluzione sarà esaminata attentamente per consentirti di fare scelte ponderate ed evitare errori con conseguenze negative.

Una volta effettuato il pagamento e prenotato l’incontro sul calendario, verrai contattato per confermare data e ora della consulenza. Anche se la consulenza può essere unatantum o continuativa, non può sostituire la collaborazione con il tuo commercialista. Pertanto, è consigliata la presenza del tuo commercialista durante la consulenza per garantire una visione completa e integrata delle soluzioni proposte.

L’importanza di investire nell’assistenza consulenziale è ben riassunta nelle parole di Bill Gates: “Investire nell’assistenza consulenziale è spesso considerato uno degli investimenti più saggi e strategici che un’azienda può fare…”. Questa citazione sottolinea quanto sia cruciale avere una guida esperta nel mondo degli affari.

Hai ancora dubbi? Non trovi le risposte che cercavi?

 

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